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Per facilitare l'assunzione di lavoratori stagionali: l'importante accordo Regione Veneto-Coldiretti

L’accordo siglato in Veneto prevede che le imprese del primario interessate possono pubblicare nel portale online Clic Lavoro Veneto le loro offerte di lavoro e i candidati possono inserire il loro curriculum

Regione Veneto e Coldiretti sintonizzano i loro strumenti per far incontrare domanda e offerta di lavoro in agricoltura in modo da offrire ad aziende e lavoratori, in particolare disoccupati, cassaintegrati e inoccupati, occasioni di incrocio diretto delle rispettive esigenze, soprattutto nelle fasi di "picco" stagionale: Elena Donazzan e Giuseppe Pan, assessori regionali al lavoro e all’agricoltura, hanno firmato in teleconferenza un protocollo con Coldiretti (rappresentata dal presidente Daniele Salvagno e dal direttore Costante Arosio) per potenziare il raccordo tra il portale online Clic Lavoro Veneto e la banca dati di Coldiretti “Jobincountry” e coinvolgere i Centri per l’impiego in iniziative di "recruiting" di lavoratori in agricoltura. Si tratta di una intesa-prototipo messa a punto prima della crisi sanitaria ed economica creata dal Coronavirus e che ora potrà fare da apripista ad un accordo più ampio, da sottoscrivere con tutte le organizzazioni del "tavolo verde".

L'accordo

L’accordo siglato in Veneto prevede che le imprese del primario interessate possono pubblicare nel portale online Clic Lavoro Veneto le loro offerte di lavoro e i candidati possono inserire il loro curriculum. Coldiretti Veneto, da parte sua, ha implementato lo strumento per l’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro denominato “Job in Country” afferente alla Confederazione Nazionale Coldiretti. La Regione, inoltre, con il supporto della Direzione Lavoro e di Veneto Lavoro, promuoverà appositi “recruiting day” stagionali presso i Centri per l’Impiego, organizzati sulla base delle specifiche necessità territoriali nei periodi di maggiore richiesta di lavoro agricolo. Durante questi eventi le persone in cerca di lavoro potranno incontrare le imprese del territorio e sarà possibile incrociare i curricula dei candidati con le richieste delle aziende favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il portale Clic Lavoro Veneto, in collegamento con il portale di Coldiretti “Jobincountry”, offrirà maggiore visibilità ai curricula e alle offerte di lavoro pubblicate sul portale nazionale di categoria. Coldiretti si impegna a promuovere i servizi offerti dai Centri per l’Impiego nei confronti delle aziende del settore agricolo.  La Regione, dal canto suo, oltre a condividere la propria banca dati del lavoro con Coldiretti, si impegna a promuovere percorsi formativi regionali che assicurino un’adeguata risposta ai fabbisogni in termini di competenze, soprattutto in riferimento a quelle connesse all’innovazione nel primario.

Elena Donazzan

Spiega l'assessore Donazzan: «Con Coldiretti l’assessorato al Lavoro ha già istituito una precedente intesa a seguito della crisi 2009-2011, per impiegare i disoccupati nell’ambito del settore agricolo. Forti di quella esperienza, che ha consentito di mitigare in parte il pesante impatto occupazionale della crisi sui lavoratori a termine del secondario e del terziario, ora la Regione del Veneto è al lavoro per proporre una nuova convenzione quadro che faciliti il reperimento di lavoratori stagionali per l’agricoltura nelle banche dati disoccupati di Veneto Lavoro. La firma con Coldiretti è solo il primo passo di un’operazione più ampia, suggerita dall’emergenza creata da Covid 19, che dovrà coinvolgere i servizi per l’impiego sia pubblici che privati (Cpi e agenzie) in parternariato con le sigle sindacali e datoriali del mondo agricolo, settore che in questa fase ha la precedenza assoluta nel garantire tutte le filiere produttive». 

Giuseppe Pan

Sottolinea l'assessore Pan: «L’agricoltura sta soffrendo in questo periodo per la carenza di manodopera stagionale, in particolare quella di figure specializzate come i potatori nei vigneti. La chiusura delle frontiere, a causa delle quarantene imposte dalla pandemia, ha privato le campagne venete degli abituali contingenti di lavoratori romeni o di altre nazionalità dell’Est europeo proprio nella stagione della raccolta delle primizie e della preparazione delle colture e dei raccolti estivi. Non è facile sostituire in velocità manodopera specializzata e il rischio è quello che prendano piede fenomeni illegali di lavoro nero e di caporalato. Con questo primo accordo regionale sarà possibile portare ‘in chiaro’ l’intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con modalità semplici e procedure snelle. A giorni estenderemo l’accordo con la banca dati di Veneto Lavoro a tutte le organizzazioni del mondo agricolo, comprese le rappresentanze sindacali, in modo che la piattaforma di incontro domanda-offerta e i relativi servizi per l’impiego siano utili ed efficaci per tutti i settori e le categorie del primario. Certo, i risultati potrebbero essere ancora più efficaci se fosse possibile ripristinare l’utilizzo dei voucher semplificati in agricoltura. L’attuale regime dei voucher e dei contratti di prestazione occasionale mal si adatta alle esigenze del mondo agricolo, dove prevalgono le aziende medio-piccole che nei periodo di "picco" stagionale necessitano di 3-9 operai per un periodo massimo di 1-5 giornate».

Provincia di Padova

Un accordo accolto con grande soddisfazione anche dalla Provincia di Padova, come sottolinea il presidente Fabio Bui: «In questi momenti di crisi bisogna fare squadra: le istituzioni e tutto il mondo agricolo si sono messi attorno a un tavolo che è virtuale solo nella modalità di interazione tra i vari firmatari, ma molto reale quando si tratta di trovare soluzioni concrete. Siamo arrivati così a velocizzare l’incontro tra lavoratori e aziende che potranno garantire la raccolta dei prodotti delle nostre terre altrimenti destinati al macero o a inutili sprechi, con ulteriori danni economici per tutti». Aggiunge Fabio Miotti, consigliere provinciale con delega all'agricoltura: «Ringrazio fin d'ora Veneto Lavoro e, in particolare, il direttore Tiziano Barone e la Regione per aver dato pronta risposta alle richieste di cui ci siamo fatti portavoce come Provincia. È certamente un primo passo che aiuta molto sia chi ha o avrà bisogno di un lavoro, sia i produttori. Ricordiamoci che l’agricoltura è alla base delle nostre eccellenze enogastronomiche e sarà un volano fondamentale anche per il turismo, senza dimenticare le ricadute sulla salute e la prevenzione visto che i prodotti a km 0 sono genuini e di qualità».

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