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Infantini dice addio ad AltaVita Ira. Si va verso il Bellon bis

Il medico personale di Sergio Giordani è il favorito per succedere al commercialista, nominato nel 2016 da Massimo Bitonci e in scadenza la prossima settimana. Ha già ricoperto quella carica per 5 anni ed è un uomo di fiducia del sindaco

E' giunto al termine il mandato di Fabio Incastrini come presidente di Alta-Vita Ira, l'istituto per anziani di piazza Mazzini. Infantini è uno degli ultimi uomini rimasti nelle partecipate del Comune ad essere stato nominato dall'ex sindaco, Massimo Bitonci. La prossima settimana l'intero consiglio d'amministrazione sarà sostituito e stavolta toccherà a Sergio Giordani nominare il successore di Infantini e alcuni dei membri del cda. Sempre più probabile che a riprendersi il posto possa essere Stefano Bellon, già presidente dal 2011 al 2016. Ieri l'ormai ex presidente ha salutato tutto il personale, al quale ha dedicato una lettera di saluti e ringraziamenti.

Bellon

Stefano Bellon è uno stimato medico di medicina generale, ed ex presidente e direttore generale della Città della Speranza, oltre che segretario del Coordinamento Attività di Ricerca Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica. Medico personale e amico di Giordani, era stato lui a prendersene cura nel post Ictus. Il 4 maggio del 2017 infatti, in piena campagna elettorale, Giordani durante un comizio a Voltabarozzo si era sentito male, accasciandosi al suolo. Grazie all'intervento di un medico presente in sala (Zoccarato) il malore non gli è costato la vita, ma solo la partecipazione attiva a gran parte della campagna elettorale. Da quel momento in poi Bellon non lo ha quasi mai lasciato solo, accompagnandolo ovunque e assistendolo. Oggi che Giordani sta molto meglio ed è sindaco di Padova, ha l'occasione per restituire il "favore" a Bellon. Salvo soprese quindi, dovrebbe essere lui infatti il prescelto per succedere ad Infantini. La carica prevede un indennizzo di circa 20mila euro lorde all'anno

Il cda

In scadenza anche il resto del consiglio di amministrazione. Cesseranno dal ruolo quindi anche Gianfranco Benetollo, Alessandra Bottazzo, Nunziatina Buzzanca, Gianfranco Destro, Valentina Munaro, Luigi Scarpati e Lorenzo Panizzolo. Tutti loro dal 2016 ricevono un “gettone” di 8mila euro all'anno. Tranne Panizzolo, ex comandante della polizia locale e dirigenti dei Servizi Sociali, che ha invece prestato gratuitamente il suo servizio.

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