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Etra, conclusi i lavori per l'ampliamento di un importante impianto di depurazione

I lavori sono costati 8.298.000 euro, finanziati con fondi propri di Etra derivanti dall’applicazione delle tariffe del servizio idrico integrato e con un finanziamento della Regione Veneto per poco meno di 4.660.000 euro

Si sono conclusi i lavori per l’ampliamento dell’impianto di depurazione di Montegrotto Terme in Via Fratelli Bandiera, intervento che ha permesso di diminuirne l’impatto ambientale, risolvere alcuni problemi di funzionamento e di potenziare la capacità di trattamento fino a 25mila abitanti equivalenti dai 20mila originari, in modo da ricevere, oltre ai reflui di Montegrotto Terme e Turri, anche quelli di Battaglia Terme.

Depuratore

I lavori sono costati 8.298.000 euro, finanziati con fondi propri di Etra derivanti dall’applicazione delle tariffe del servizio idrico integrato e con un finanziamento della Regione Veneto per poco meno di 4.660.000 euro. «L’intervento, che ha subito dei rallentamenti dovuti ai ripetuti rinvenimenti di reperti archeologici - spiega il Presidente di Etra Flavio Frasson - si pone nel contesto di un miglioramento della rete di depurazione di Etra, che ci vede impegnati nell’utilizzo delle migliori e moderne tecnologie per l’incremento dell’efficacia depurativa. Stiamo investendo per garantire in tutti i nostri impianti il rispetto delle direttive europee sui parametri e il miglioramento del rendimento medio dei depuratori, ovvero la loro capacità di abbattere la concentrazione dei composti organici e l’efficacia delle reti nel raccogliere la maggior parte degli scarichi e convogliarli a depurazione. Nel 2021 abbiamo trattato nei nostri impianti 42 milioni di metri cubi di acque reflue depurate e vantiamo il 99,7% di tasso di conformità dei campioni di acqua depurata alla normativa sugli scarichi a fronte di una media dei gestori italiani del 90,9%. Il nostro lavoro ha evitato l’immissione nell’ambiente nel solo 2021 di 13.900 tonnellate di COD (composti organici), di 1.300 tonnellate di azoto e 180 di fosforo».

Lavori

Etra sta effettuando lavori nei depuratori di Cervarese Santa Croce, Fosse di Sotto (Enego), Asiago e Cittadella. In progettazioni interventi sugli impianti di Gazzo Padovano, Limena, Cismon del Grappa e Grantorto. «Gli investimenti di Etra sul depuratore di Montegrotto Terme - afferma il sindaco Riccardo Mortandello - accolgono il favore dell'Amministrazione comunale. Ora, sempre con Etra, cercheremo di creare una filiera per trovare i finanziamenti necessari per la costruzione della ‘bretellina’ che deve andare a servizio di questo importante depuratore. Le innovative tecnologie utilizzate permetteranno di eliminare o diminuire notevolmente i disagi derivanti dalla presenza del depuratore. Sottolineo, inoltre, come i lavori siano stati eseguiti sempre con grande attenzione per la peculiarità archeologica del territorio. Ringrazio il presidente di Etra, Flavio Frasson, che ha trovato una situazione complessa e che sta dimostrando impegno per migliorarla». Aggiunge Frasson: «Il depuratore di Montegrotto è stato realizzato in fasi successive, l’ultima delle quali si è conclusa nel 1998. Nel corso degli anni l’impianto ha evidenziato una serie di problemi che ne limitavano la capacità e che, oltre a rendere difficoltosa la gestione, riducevano l’efficacia del sistema fognatura-depurazione specialmente nei periodi di maggiore afflusso turistico. I lavori hanno permesso di risolvere questi problemi e di aumentare la potenzialità, ma anche di intervenire sul suo impatto sul delicato ambiente circostante».

Montegrotto Terme

Nel progetto di revisione dell’impianto si è tenuto infatti conto delle problematiche della sua localizzazione, a ridosso dei Colli Euganei e con una strada di accesso stretta e afferente al centro abitato di Montegrotto. Perciò si è data particolare cura all’aspetto esterno del manufatto, alla sua compattezza, alle altezze dei manufatti fuori terra. Inoltre si è previsto di acquisire una fascia di terreno a nord e a sud dell’attuale area in modo da migliorare il mascheramento a verde. «L’intervento ha permesso di garantire che le caratteristiche qualitative delle acque depurate rispettino i parametri di accettabilità per lo scarico in aree sensibili, fissati dalla normativa - conclude Frasson - di assicurare l’abbattimento della carica batterica con la possibilità di utilizzare a scopo irriguo le acque depurate e adottare adeguate misure di riduzione degli impatti (rumori, odori, ecc.) con particolare riguardo all’inserimento dell’impianto nel contesto ambientale in considerazione del fatto che lungo i lati ovest e nord dell’area dell’impianto devono essere realizzate nuove strade di accesso a Montegrotto». Il nuovo impianto è composto da un struttura composta da due vasche aperte e da due edifici dove sono confinate le lavorazioni più odorigene, da un fabbricato servizi, da tre vasche di sedimentazione interrate e da una vasca per la filtrazione e disinfezione dell’acqua in uscita dal depuratore. L’intero impianto è schermato da una ampia fascia verde intorno ai manufatti. A nord dell’edificio vi è un ampio parcheggio per gli operatori dell’impianto.

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