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Martedì, 30 Aprile 2024
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Tra presenze record e sostenibilità: il bilancio di Federalberghi Terme Abano Montegrotto

Il 2022 ha segnato la ripartenza post Covid con un numero di presenze che nel mese di dicembre è arrivato a eguagliare quello dell’anno record del 2019, un trend positivo che si è mantenuto anche nei primi mesi del 2023

La sostenibilità in tutte le sue declinazioni come leva per lo sviluppo del turismo legato a natura e salute e dell’interno territorio; la valorizzazione del capitale umano con particolare attenzione al tema della formazione delle competenze sia per quanto riguarda l’ambito ricettivo sia per quanto riguarda la sfera sanitaria connessa alle cure termali; il rilancio dell’unicità terapeutica dei fanghi di Abano e Montegrotto. Questi solo alcuni dei temi strategici individuati da Walter Poli, presidente Federalberghi Abano Montegrotto Terme, durante l’assemblea della principale associazione di categoria del territorio: una realtà che rappresenta 66 strutture, quasi l’80% degli hotel termali presenti nel bacino euganeo, e che ieri sera, mercoledì 14 giugno, si è riunita presso l’Antica trattoria Ballotta di Torreglia.

Presenze record

In apertura di seduta, il presidente Poli ha riepilogato alcuni dei dati che fotografano l’andamento turistico: il 2022 ha segnato la ripartenza post Covid con un numero di presenze che nel mese di dicembre è arrivato a eguagliare quello dell’anno record del 2019, un trend positivo che si è mantenuto anche nei primi mesi del 2023. Un appuntamento che è stato anche occasione per fare un bilancio del cammino intrapreso in questi mesi dal nuovo consiglio eletto in dicembre, dalla scelta di far ripartire il Gruppo giovani dopo oltre 10 anni all’assegnazione di una delega specifica al Termalismo al vicepresidente Gianluca Bregolin e al consigliere Simone Campaci fino all’intensa attività di networking e di relazione con le istituzioni e le altre associazioni di categoria per portare avanti le istanze della più importante area termale d’Europa. Un lavoro nel territorio cui si affianca un impegno sui tavoli della Regione e del Governo con il presidente nazionale di Federalberghi Terme Emanuele Boaretto, ma anche con Federalberghi nazionale, che nella recente audizione in Parlamento in vista della redazione piano strategico del turismo 2023-2027 ha individuato proprio nel termalismo una delle quattro priorità in cui investire «un asset strategico per il nostro Paese, un segmento che incrocia una serie di pezzi della domanda, dalla salute al leisure, dallo sport alla vacanza estiva agli eventi; un sistema che richiede politiche di sostegno nel suo complesso, sia per la riqualificazione degli stabilimenti termali, sia per la rigenerazione urbana delle città termali».

Richieste

Se in ambito turistico è già in atto un’interlocuzione importante, anche per quanto riguarda gli aspetti sanitari, sono state definite richieste precise: dalla possibilità di trasferire da una regione all’altra i residui dei tetti di spesa per l’assistenza termale non utilizzati alla ricetta dematerializzata anche per le cure termali come avviene per le medicine o per le visite, dall’allungamento del periodo massimo per completare il ciclo di 12 cure oggi fissato in 60 giorni all’attivazione a Padova di un Master universitario in medicina termale fino alla disciplina unica nazionale per l’operatore di assistenza termale per fare in modo che un lavoratore possa trasferirsi da una regione all’altra senza essere costretto a frequentare un nuovo percorso di formazione.

Sostenibilità

L’attenzione alla sostenibilità come direzione da intraprendere con passi concreti, decisi e “misurabili” è stata esplicitata anche dalla scelta di ospitare durante l’assemblea l’intervento di Eddy Papais, sales manager e lead auditor di Vireo, società specializzata nel campo delle certificazioni ambientali: un’occasione per presentare agli albergatori le potenzialità derivanti dall’avvio di un percorso verso la certificazione Gstc - Global Sustainable Tourism Council, il più importante riconoscimento internazionale per quanto riguarda la sostenibilità in ambito turistico.

Walter Poli

«Il nostro lavoro - ha spiegato Poli - è legato alla natura e alla salute. E a quella simbiosi di natura e salute che si mescola incredibilmente nei nostri fanghi termali dobbiamo far riferimento oggi più ancora che in passato. Il turismo termale del presente e del futuro non potrà che essere sostenibile. Sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, delle emissioni, dell’inclusione sociale e dell’accessibilità, della salute, economico ed etico. Questa ritengo sia la strada da tenere per sviluppare il nostro lavoro da qui ai prossimi anni». Il presidente ha poi ripercorso l’impegno per rispondere al gap fra domanda e offerta di lavoro, non solo in termini quantitativi, ma anche in termini qualitativi: «Stiamo operando in modo sinergico con l’istituto Alberghiero Pietro d’Abano e con i principali istituti scolastici della Provincia. Nel 2022 abbiamo portato ad Abano una sede fisica dell’Its Turismo Veneto. In alcuni casi siamo stati i primi in Italia a proporre soluzioni, come ad esempio l’attivazione del progetto Hotel’s got Talent con il Pietro D’Abano. Siamo orgogliosi di questo lavoro, perché nei giovani c’è la chiave del futuro del settore, non solo in termini di conoscenze e competenze trasmesse, ma anche in termini di ingresso di nuovi saperi e conoscenze nelle nostre imprese».

Federalberghi Terme Abano Montegrotto

Federalberghi Terme Abano Montegrotto è l'organizzazione rappresentativa delle imprese termo-alberghiere del Bacino Termale Euganeo. Raggruppa, su base volontaria alberghi-stabilimenti termali di tutte le categorie e dimensioni e incide su una destinazione turistica che conta un totale di circa 6.000 addetti, 3 milioni di presenze turistiche annue e un fatturato complessivo di oltre 350 milioni di euro.

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