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Non paga l'affitto dei bar che gestisce in ospedale, l'azienda strappa i contratti

Non ha mai saldato una rata. Poi si è rivolto alla sezione fallimentare del tribunale, ma senza trovare accordi. Rimane aperto e introita gli incassi fino al 31 dicembre

Non paga l'affitto del bar che gestisce in ospedale e l'azienda rescinde il contratto. Deve una somma intorno ai 350 mila euro. E' la storia del gestore dei bar interni degli ospedali di Camposampiero e Piove di Sacco, che da quando ha ottenuto l'incarico non ha mai pagato il canone di locazione. Per questo il direttore generale dell'Usl 6 Euganea Paolo Fortuna ha disposto la risoluzione «per grave inadempimento dei contratti in corso con la società Indivia Srl». Al gestore erano arrivati diversi solleciti già da questa estate, ma la società che gestisce i bar aveva risposto di aver depositato alla sezione fallimentare del Tribunale a Padova la domanda di concordato con riserva. Nel frattempo un lungo bracio di ferro che adesso ha portato ad un buco di 345mila euro. «Ad oggi da parte della società non è pervenuta alcuna seria proposta di rinegoziazione dei canoni concessori o delle condizioni di pagamento, né con riferimento al periodo precedente alla richiesta di concordato né rispetto al periodo successivo, nonostante il dichiarato impegno di assicurare ai creditori concordatari il massimo possibile soddisfacimento» scrive la Usl Nel frattempo però i bar non chiudono e gli incassi arrivano. Ora la decisione da parte della Usl Euganea di procedere con la risoluzione dei contratti con decorrenza degli effettivi risolutivi che scatterà dal primo gennaio del prossimo anno.

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