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Martedì, 23 Aprile 2024
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Berti (M5S): «La Regione ha premiato chi è coinvolto nello scandalo di Medicina Legale»

«Il capo della Sanità veneta che era sull’auto che ha investito Tiveron, Mantoan, nominato in Aifa. L’autista responsabile dell’incidente spostato in un ufficio con uno stipendio addirittura superiore e per il direttore di Medicina Legale tutto come se nulla fosse»

Il consigliere regionale pentastellato, Jacopo Berti, ha convocato una conferenza stampa accompagnato da altri componenti del partito tra cui il consigliere comunale Giacomo Cusumano, per intervenire sulla vicenda che vede protagonista il direttore dell’istituto di Medicina Legale di Padova, il professor Massimo Montisci, che è stato raggiunto da un richiesta di rinvio a giudizio dalla Procura di Padova. Gli viene contestato di aver alterato degli esami per favorire due imprenditori ai quali era stata ritirata la patente. «La sostituzione dei loro capelli con quelli di dei defunti è un fatto di una gravità inaudita», afferma Berti. 

«Il capo della Sanità veneta che era sull’auto che ha investito Tiveron, Mantoan, nominato in Aifa, l’agenzia nazionale per il farmaco. L’autista responsabile dell’incidente che ha portato alla morte del povero Tiveron spostato in un ufficio con uno stipendio addirittura superiore a quello che aveva prima. Il direttore di Medicina Legale che nonostante le inchieste continua a operare come se nulla fosse. La Regione non ha fatto niente se non peggio»

La legalità, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle da sempre presenta una occasione dal punto di vista politico, inutile negarlo, di riprendere in mano i temi più cari al movimento. Una occasione per attaccare frontalmente il Presidente della Regione, Luca Zaia, in vista del voto per le Regionali ma dal punto di vista dell’opinione pubblica potrebbe essere l’occasione di venire a conoscenza davvero di quanto è accaduto nell’istituto e perché sono nate indagini e procedimenti. 

Il consigliere Berti ha ricordato tutti i casi in cui è stato coinvolto il direttore di Medicina Legale, quelli veneti. C'è poi anche un'altra vicenda che nasce da una denuncia di una famiglia di Ferrara alla procura del capoluogo estense.

 

«E’ quindi ora tempo che la Regione dia un segnale forte e si costruisca parte civile nei processi che nasceranno dalla situazione che si è venuta a creare nell’istituto». 

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