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Verso una rete di piste ciclabili interconnesse: il biciplan nell'Alta Padovana

Spiega la presidente Sarah Gaiani: «Quello di cui disporremo tra poco più di un anno sarà un piano con una visione generale e sistematica di insieme, utile ad evitare la dispersione dei singoli progetti, in modo da garantire un grande volano, sia turistico che ambientale»

Mettere a sistema i percorsi ciclopedonali insistenti nel territorio della Federazione dei Comuni del Camposampierese con l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza e una migliore accessibilità ai punti strategici dell’area: è questo il senso del Biciplan sul quale la Federazione dei Comuni del Camposampierese ha deciso di investire affidando l’incarico per la redazione di questo strumento di pianificazione della mobilità ciclistica, urbana ed extraurbana al raggruppamento temporaneo dei professionisti incaricati, ovvero gli urbanisti Michele Miotello, Sara Malgaretto, Gianluca Malaspina ed Elisa Lavanga. Il progetto sarà coordinato dall’architetto Paolo Mazzucato, del Settore Sviluppo Economico, con la collaborazione degli uffici Turismo, Polizia Locale e Ufficio Europa della Federazione.

Biciplan

Il progetto, la cui approvazione è prevista entro 15 mesi e che costerà circa 48mila euro, si inserisce tra i progetti improntati verso obiettivi di sicurezza e sostenibilità ambientale, quali il Piano per l’Energia Sostenibile e il Clima, già avviato dalla Federazione, e il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, in fase di programmazione. Precisa la Presidente della Federazione, Sarah Gaiani: «Sebbene la Federazione non sia tenuta a predisporre un Biciplan, abbiamo voluto destinare risorse per questa nuova pianificazione con il duplice obiettivo di "costruire" una rete di percorsi ciclistici sicuri ed interconnessi che consentano di sciogliere i nodi viabilistici presenti e, anche in chiave turistica, una maggiore fruizione della mobilità e migliore accessibilità ai centri urbani e alle attrazioni turistiche e paesaggistiche del territorio. Quello di cui disporremo tra poco più di un anno sarà un piano con una visione generale e sistematica di insieme, utile ad evitare la dispersione dei singoli progetti, in modo da garantire un grande volano, sia turistico che ambientale: il tutto partendo dalla strategicità del territorio del Camposampierese, collocato nel cuore del quadrilatero formato da Treviso, Venezia, Padova e Cittadella, ma con l’obiettivo di guardare anche all’esterno, attraverso una migliore e ottimale interazione con l’itinerario ciclabile strategico della Treviso-Ostiglia e quelli dei raccordi locali del Cammino di Sant’Antonio, del Muson dei Sassi, del fiume Tergola e da Camposampiero a Mira».

Obiettivi

Gli obiettivi e le peculiarità della pianificazione futura sono stati presentati nel corso di un incontro con i Comuni del Camposampierese che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Comune di Loreggia dalla Presidente della Federazione, Sarah Gaiani, e dai sindaci Stefano Scattolin di Massanzago e Katia Maccarrone di Camposampiero, la quale, anche nella veste di consigliere della Provincia di Padova, delegata per le piste ciclabili, ha assicurato l’interesse e la piena collaborazione dell’Ente provinciale. Conclude il dirigente amministrativo della Federazione, Anna Maria Giacomelli: «Dal punto di vista operativo, i professionisti esterni procederanno con una preventiva attività di analisi e la successiva pianificazione del progetto delle infrastrutture e la programmazione degli interventi e la verifica conclusiva. Queste fasi saranno affiancate da attività di comunicazione e dal coinvolgimento delle scuole, delle associazioni e dei Comuni del Camposampierese, per favorire lo scambio di dati ed informazioni, nonché contributi partecipativi, utili per una migliore definizione degli aspetti progettuali, in linea con le richieste ed esigenze del territorio».

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