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Più che l’odio, poté l’indifferenza: una ricerca rivela i rapporti di vicinato a Padova

Realizzata da una famosa compagnia assicurativa: due padovani su tre non hanno rapporti coi “dirimpettai”, ma reputano che ci si possa comunque aiutare in caso di necessità

Una cosa è certa: i rapporti di vicinato non sono più quelli di un tempo, dalle Alpi all’estremo Sud dell’Italia. E Padova non è certo esente da questo cambiamento sociologico.

Indifferenza e litigi

La ricerca dell’osservatorio di Sara Assicurazioni parla chiaro: due padovani su tre sono indifferenti od ostili nei confronti dei vicini di casa. Certo, andare d’accordo non è mai stato semplice, ma la soglia di sopportazione sembra essersi abbassata. Per cosa si discute più spesso? Tra i fattori che turbano di più la convivenza col vicino ci sono il poco rispetto per le parti comuni (61%), gli schiamazzi (49%), la televisione e la musica ad alto volume (42%), persino gli odori ritenuti molesti (43%) o la presenza di animali e bambini (30%). Sul pianerottolo, poi, di solito ci si evita: a Padova, più della metà degli intervistati (67%) ha dichiarato infatti di non avere rapporti con i vicini e, oltretutto, di non voler socializzare più di tanto, sia per mancanza di tempo (60%), sia perché si teme di essere inopportuni (20%), mentre solo nel 3% dei casi si tratta di mancanza di fiducia.

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Ma in caso di bisogno...

Eppure, che i vicini di casa possano essere una risorsa è opinione ancora diffusa. Secondo il 69% degli intervistati padovani, infatti, i vicini possono aiutarsi reciprocamente in caso di necessità, mentre per il 28% il vicino può badare all’abitazione quando si è assenti, magari in vacanza. Addirittura, per un altro 45% dei padovani la presenza di un vicino potrebbe anche costituire un buon deterrente per i ladri.

Il quieto vivere fa bene al cuore

I buoni rapporti con il vicinato, poi, fanno anche bene al cuore. In senso letterale. Un recente studio pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health, infatti, ha dimostrato che relazioni positive con le persone del nostro vicinato riducono notevolmente, anche del 67%, il rischio di crisi cardiache.

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