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Donne vittime di violenza, nasce a Padova una nuova struttura pronta ad accoglierle

Gruppo Polis ha deciso di aprire una nuova casa rifugio, ad indirizzo segreto, con il sostegno decisivo di Eurointerim: la nuova struttura, che si chiamerà Casa Elena, sarà avviata nel 2024 per dare una casa alle donne e i loro bambini in cui vivere e poter ripartire con un nuovo percorso di vita

Continuano le richieste di accoglienza ai servizi di contrasto alla violenza di genere di Gruppo Polis, che ha deciso di aprire una nuova casa rifugio, ad indirizzo segreto, con il sostegno decisivo di Eurointerim. La nuova struttura sarà avviata nel 2024 per dare una casa alle donne e i loro bambini in cui vivere e poter ripartire con un nuovo percorso di vita. 

Gruppo Polis

Gruppo Polis da 13 anni risponde ai bisogni delle donne vittime di violenza e i loro figli sul territorio veneto: nel 2022 sono state 24 le richieste e 16 nei primi 9 mesi del 2023. Nella quasi totalità dei casi le donne accolte portano con sé fino a 3 figli. In media rimangono ospiti della casa rifugio 11 mesi, durante i quali seguono un percorso che dà strumenti concreti per ripartire: l'obiettivo è liberare le donne dalla dipendenza economica, psicologica e fisica dall'uomo maltrattante, e quindi richiede un tempo medio-lungo per essere completato. Questo programma personalizzato è supportato da un’équipe di professioniste che le affianca nello svolgimento di alcune attività, come la ricerca lavoro (ottimizzazione del CV, ricerca di corsi di specializzazione, preparazione di colloqui), la ricerca di una nuova soluzione abitativa, l'aiuto e il sostegno scolastico ed extrascolastico per bambini/e in età scolare. Dall'ultimo report della Regione Veneto di Rilevazione delle strutture regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, emerge come nonostante le 31 case rifugio esistenti ad oggi in Veneto, il bisogno sia ancora insoddisfatto.  

Casa Elena

Per questo è nata l'esigenza di aprire una terza casa rifugio di Gruppo Polis, dopo Casa Adele e Casa Viola. Un luogo ad indirizzo segreto che permette alle donne e ai loro figli di staccarsi da una situazione familiare dolorosa e intraprendere un percorso di rinascita e fuoriuscita dalla violenza. Il nome scelto, Casa Elena, è un omaggio a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata all'università di Padova e vuole essere simbolo, radicato nel territorio veneto, di riscatto femminile attraverso l'istruzione e la cultura. Commenta Alice Zorzan, responsabile area contrasto alla violenza di genere di Gruppo Polis: «Abbiamo deciso di aprire la nostra terza casa rifugio a Padova per consentire alle donne e ai loro figli di intraprendere un percorso di fuoriuscita dalla violenza. Per questo abbiamo attivato una raccolta fondi, rivolgendoci agli attori del nostro territorio, per sostenere concretamente questa iniziativa. Al nostro appello ha risposto subito Eurointerim, Agenzia per il Lavoro padovana, da sempre attenta all'empowerment femminile e alla tutela dei diritti delle donne, che, tramite il suo presidente, il professor Luigi Sposato, ha già permesso di assicurare la partenza del progetto, con una generosa donazione di 20mila euro, che ringraziamo di cuore». 

Eurointerim

«Dal 2022 siamo Società Benefit e siamo come sempre impegnati a migliorare il contesto nel quale operiamo e attenti alle tematiche sociali. Per noi è importante contribuire a garantire il percorso di uscita dalla violenza per le donne e i loro figli», afferma il professor Luigi Sposato, presidente di Eurointerim Spa, confermando quanto l'azienda sta facendo da oltre un decennio assieme a Gruppo Polis per il contrasto alla violenza di genere.

Comune di Padova

«Il fenomeno dell'emersione della violenza maschile sulle donne è in aumento. Questo significa che le donne stanno decidendo sempre più di denunciare ed emanciparsi e i servizi devono essere ricettivi e pronti ad accoglierle. Con questa iniziativa, aggiungiamo un ulteriore tassello per una città consapevole e dalla parte delle donne, nel quadro di un più ampio coordinamento istituzionale sul fenomeno a cura del Centro Antiviolenza» conclude l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Padova, Margherita Colonnello. 

Case rifugio

Le case rifugio sono strutture di accoglienza a indirizzo segreto che offrono alle donne vittime di violenza e ai loro bambini e bambine un alloggio protetto e un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo e abitativo. L’obiettivo principale delle Case rifugio è dotare la donna degli strumenti per poter trovare le risorse, la forza e la determinazione per autosostenersi e autorealizzarsi. Nelle sue due case rifugio ad oggi operative (Casa Viola e Casa Adele) Gruppo Polis può ospitare fino a 12 persone tra donne e eventuali figli/e minori. Qui le donne vengono seguite e supportate da un’équipe di professioniste che le affianca nello svolgimento di alcune attività, come la ricerca lavoro (ottimizzazione del CV, ricerca di corsi di specializzazione, preparazione di colloqui), la ricerca di una nuova soluzione abitativa, l'aiuto e il sostegno scolastico ed extrascolastico per bambini/e in età scolare. Il nome Casa Viola (aperta nel 2010) è stato scelto in onore di Franca Viola, la prima donna in Italia a rifiutare un matrimonio riparatore mentre Casa Adele, aperta nel 2022, in ricordo di Adele Bei, una delle madri costituenti e nota sindacalista che dedicò la sua vita per la conquista dei diritti delle donne. La prossima casa rifugio "Casa Elena", che verrà aperta nel corso 2024, sarà dedicata a Elena Lucrezia Corner Piscopia, laureata all'università di Padova nel 1678 e tra le prime donne laureate al mondo.

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