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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Istituto Zooprofilattico Sperimentale, il nuovo direttore sanitario è Giovanni Cattoli

Il dottor Cattoli è rientrato in Italia dopo otto anni trascorsi all’Agenzia Internazionale delle Nazioni Unite per l’Energia Atomica (IAEA) con sede a Vienna, dove ha diretto il Laboratorio di salute e produzioni animali della FAO e della IAEA

Passaggio di testimone ai vertici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: Giovanni Cattoli, 57 anni, medico veterinario, è il nuovo direttore sanitario e prende il posto di Gioia Capelli, in pensione da agosto.

Giovanni Cattoli

Il dottor Cattoli è rientrato in Italia dopo otto anni trascorsi all’Agenzia Internazionale delle Nazioni Unite per l’Energia Atomica (IAEA) con sede a Vienna, dove ha diretto il Laboratorio di salute e produzioni animali della FAO e della IAEA. In precedenza era stato direttore della SCS5 Ricerca e innovazione dell’IZSVe, oltre ad aver ricoperto numerosi incarichi in network di ricerca internazionali. Dichiara Giovanni Cattoli: «È un ritorno a casa per me, ho ritrovato vecchi colleghi ma anche molte facce nuove, idee innovative e capacità professionali di alto livello, segno che l’Istituto è cambiato, si è evoluto. Certamente è uscito molto rafforzato dalle sfide poste dalle emergenze sanitarie degli ultimi anni, prime fra tutte la pandemia Covid19 e l’ondata di influenza aviaria, che ha colpito duro in tutta Europa e in Italia in particolare». Sposato, una figlia, Giovanni Cattoli si è laureato in medicina veterinaria a Bologna, dove ha anche conseguito il PhD in epidemiologia e controllo delle malattie zoonotiche. Dopo una parentesi di tre anni nei Paesi Bassi come ricercatore universitario, è approdato all’IZSVe nel 2000 al laboratorio di virologia, occupandosi fin da subito di influenza aviaria, ma allargando nel tempo i suoi interessi di ricerca anche ad altri settori come rabbia, influenza suina e malattie dei pesci, e partecipando a numerose missioni di cooperazione internazionale, soprattutto in Africa e in Asia.

Istituto Zooprofilattico

Commenta Antonia Ricci, direttore generale: «Ringrazio innanzitutto la dottoressa Capelli che mi ha affiancato in questi primi tre anni del mio mandato, portando una grande competenza scientifica, soprattutto nell’ambito One Health, assieme a doti di mediazione e di relazione che hanno contribuito ad accrescere in questi anni la capacità dell’Istituto sia di dare risposte al territorio che di interfacciarsi con prestigiosi enti di ricerca a livello nazionale e internazionale. Le auguro di godersi al meglio questa nuova fase della vita e di continuare comunque a rimanere vicina alla famiglia dell’IZSVe. Nel dover pensare ad un nuovo Ds ho avuto la fortuna di poter continuare con una scelta di alto profilo, trovando la disponibilità del dott. Cattoli a rientrare in Italia in questo nuovo ruolo. Conosco Giovanni da molti anni e ho piena fiducia nelle sue qualità, sia scientifiche che personali. Conosce l’Istituto, ma ha anche arricchito la sua esperienza con un prestigioso incarico internazionale, e sono certa che lavoreremo bene assieme, in team con il Direttore Amministrativo dott. Romano, per sviluppare al meglio tutte le potenzialità che l’IZSVe può esprimere».

Dossier

Sono molti i dossier già sul tavolo del nuovo Ds: influenza aviaria, West Nile, peste suina africana, solo per citare alcune delle emergenze più vicine. «Sono fermamente convinto che oggi non si può pensare di affrontare e vincere le sfide sanitarie lavorando da soli - afferma Cattoli - dobbiamo creare sinergie, cooperare, avere una visione comune dei problemi e del modo di affrontarli. L’Istituto ha una forte connotazione territoriale ma anche una grande vocazione internazionale, il nostro obiettivo sarà di rendere le dimensioni locale e globale sempre più interconnesse, in modo dinamico e flessibile. Desidero ringraziare la Direzione per questo prestigioso incarico e l’Istituto in generale per tutto quello che ho ricevuto negli anni trascorsi a Legnaro. Gli stimoli non mancano, questo è un bel posto dove lavorare e sono sicuro che sapremo fare bene insieme». Presso l’agenzia delle Nazioni Unite ha guidato un team di ricerca internazionale focalizzato sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico applicati al controllo delle malattie transfrontaliere degli animali e delle zoonosi, nonché sulla genetica animale per il miglioramento delle produzioni zootecniche e la resistenza alle malattie. Ha inoltre coordinato la rete globale di laboratori veterinari in Africa e Asia (VETLAB Network) finalizzata alla cooperazione internazionale veterinaria, e iniziative atte a promuovere la ricerca internazionale sulle zoonosi. È autore e coautore di oltre 390 pubblicazioni scientifiche.

Al nuovo direttore sanitario gli auguri del personale dell’IZSVe.

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