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Coldiretti applaude il bonus 80% per gli agriturismi. Intanto sui Colli e in campagna c'è il boom di presenze

Terranostra Padova: «Accolte le nostre richieste per sostenere settore strategico»

«Il pacchetto di aiuti al turismo inserito nel Pnrr costituisce una spinta per l’intero settore in particolare per l’agriturismo che in Veneto e anche nella nostra provincia conferma performance di tutto rispetto». E’ quanto dichiara Diego Scaramuzza presidente regionale e nazionale di Terranostra (l'associazione di Coldiretti che rappresenta nella nostra provincia una novantina di agriturismi) in merito al varo del nuovo decreto legge per l’attuazione del Piano di Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Draghi

«E' una misura che abbiamo sostenuto e che va incontro alle esigenze delle aziende impegnate in prima linea per uscire dalla pandemia Covid e riportare in Italia milioni di visitatori alla scoperta delle nostre campagne - prosegue Scaramuzza - e va dato merito al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro del Turismo Massimo Garavaglia e a quello delle Politiche agricole Stefano Patuanelli di aver individuato gli strumenti più adatti da impiegare per il rilancio del settore».

Crollo fatturato

Dopo l'anno terribile della pandemia che per gli agriturismi, anche in provincia di Padova, ha registrato un crollo delle presenze e del fatturato di quasi l'80 per cento, questi sono i mesi della ripresa. Dalle riaperture della scorsa primavera, le presenze sono decisamente aumentate in tutti i circa 150 agriturismi della nostra provincia, dai Colli Euganei alla pianura, sia per quanto riguarda la ristorazione che gli alloggi. «Finalmente siamo tornati a lavorare a pieno ritmo e la stagione favorevole ci ha aiutato e permesso di recuperare terreno - spiega Emanuele Calaon, presidente di Terranostra Padova - e di accogliere i nostri ospiti in tutta sicurezza, regalando loro quella serenità e quelle occasioni di svago e relax in mezzo al verde, delle quali c'era tanto bisogno. Il settore ha comunque bisogno di essere sostenuto e potenziato, per migliorare la propria offerta e rispondere alle richieste dei nostri ospiti, sempre più attenti alla qualità del servizio, all'originalità delle proposte. Ben vengano dunque gli incentivi agli investimenti che portano nuovo ossigeno a tutto il settore dell'accoglienza, al quale noi imprenditori agricoli forniamo un contributo fondamentale con le nostre attività orientate al benessere e alla sana alimentazione, all'ospitalità sostenibile, allo svago e divertimento nel nostro paesaggio naturale».

Il decreto

«Nel decreto in particolare – spiega Coldiretti Padova - è previsto il riconoscimento di un credito di imposta, a favore, degli agriturismi, delle imprese alberghiere, degli stabilimenti termali e balneari, dei porti turistici, dei parchi tematici, delle fiere e dei congressi. Il credito di imposta – evidenzia Coldiretti - sarà riconosciuto nella misura del 80% delle spese sostenute, in relazione a interventi conclusi entro il 31 dicembre 2024, per lavori finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sarà possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione nel Modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. In alternativa, il contributo potrà essere ceduto a terzi. E’ inoltre previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 40.000 euro, che potrà essere incrementato di ulteriori 30.000 euro qualora gli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle strutture turistiche coprano almeno il 15% dell’investimento complessivo.  L’incremento è invece fissato a 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e giovanile under 35». 

Fondo di garanzia

«Il Ministero del Turismo ha previsto anche la creazione – evidenzia Coldiretti - di una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI appositamente dedicata ad agriturismi e alle altre imprese del settore e di un fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo. Viene poi istituito anche un fondo di rotazione che – conclude la Coldiretti - garantirà il 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni di euro per il 2022 e il 2023 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, con una riserva del 50% degli interventi a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale».

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