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Coldiretti: «Arriva la grandine, dopo la siccità ora è allarme gelo per le coltivazioni»

Dopo la siccità si abbassano le temperature e gli agricoltori hanno il problema opposto. La grandine di venerdì pomeriggio ha creato ulteriori preoccupazioni

Dopo quattro mesi di siccità ecco la grandine. Nel primo pomeriggio di venerdì 1 aprile a nord di Padova e in parte anche in città una fitta grandinata ha sorpreso tutti e ha imbiancato strade e campi. Interessata in particolare la zona tra Limena, Cadoneghe, Vigodarzere e parte del Camposampierese.

La grandine

Al momento non si registrano particolari problemi per le coltivazioni agricole a pieno campo, riferisce Coldiretti Padova, ma l’arrivo del maltempo con un brusco abbassamento delle temperature preoccupa le campagne dove è allarme per il rischio di gelate tardive che possono provocare danni irreparabili alle primizie in campo e alle piante da frutto che in questi giorni si trovano in piena fioritura. È l’effetto della perturbazione  che anche nella nostra provincia potrebbe portare vento forte, freddo e altre imprevedibili grandinate. «Un brusco cambiamento del clima che arriva dopo un inverno secco con appena 5 giorni di debole pioggia, in tutto 50 millimetri o poco più in quattro mesi - ricorda Coldiretti Padova - che ha lasciato a secco l’intera campagna padovana. Intanto la pioggia caduta finora non è certo sufficiente a risolvere i problemi provocati dalla prolungata assenza d'acqua, in particolare nella Bassa padovana dove le precipitazioni anche in questi giorni sono state più scarse. Il caldo fuori stagione inoltre ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno. Nelle campagne il caldo anomalo ha anche provocato il ”risveglio” anticipato della natura con mandorli, albicocchi e pesche  in piena fioritura e quindi particolarmente sensibili all’arrivo del freddo e del forte vento  che fa cadere i fiori e abbatte le piante compromettendo i prossimi raccolti di frutta. Con l’arrivo delle precipitazioni – continua Coldiretti Padova – è peraltro finalmente possibile avviare le semine primaverili di girasole, mais, soia necessari all’alimentazione degli animali, ma a beneficiarne sono anche le coltivazioni di grano seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. La pioggia però per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti».

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