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I Colli puntano all'Unesco, pronto il dossier dei 15 sindaci. L'esito previsto nel 2024

Presente anche Carlo Fracanzani, che fu il primo firmatario assieme a Giuseppe Romanato della legge 1097 del 1971 che bloccò l’attività delle cave nei Colli Euganei

Il Dossier di candidatura del Parco Regionale dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera Mab Unesco è stato sottoscritto. Il documento verrà ora consegnato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che, attraverso il Comitato Tecnico Nazionale Mab, sarà trasmesso all’Unesco. L’esito della valutazione sarà comunicato nel 2024.

Il dossier e i 15 sindaci

Il Dossier è stato firmato, come da prassi, da tutti i Sindaci del 15 Comuni del territorio dei Colli Euganei coinvolto nel percorso di candidatura, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione del neo presidente del Parco Colli Alessandro Frizzarin e del presidente vicario Antonio Scarabello, la parlamentare europea on. Paola Ghidoni, i consiglieri regionali Elisa Cavinato, Enoch Soranzo ed Elisa Venturini, la presidente della VI Commissione regionale “Politiche per la cultura” Francesca Scatto, il consigliere provinciale Stefano Agujari Stoppa, il consigliere generale della Fondazione Cariparo Matteo Ceruti, la Camera di Commercio di Padova rappresentata da Giancarlo Dall'Aglio. Presente anche Carlo Fracanzani, che fu il primo firmatario assieme a Giuseppe Romanato della legge 1097 del 1971 che bloccò l’attività delle cave nei Colli Euganei.

Le parole di Frizzarin

«Il Dossier di candidatura, che ora verrà sottoscritto è l’esito di un percorso che rappresenta un passo importantissimo verso lo Sviluppo Sostenibile dei nostri Colli - ha dichiarato il presidente del Parco Colli Alessandro Frizzarin - in quanto mira a rendere compatibili fra loro sviluppo socioeconomico e conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale. Alla Regione Veneto e alla Fondazione Cariparo vanno i nostri ringraziamenti per aver permesso, attraverso i loro contributi, di giungere a questo passo; oltre alle oltre 50 organizzazioni che hanno manifestato il supporto alla candidatura, fra le quali Camera di Commercio, GAL, istituti scolastici, associazioni di categoria, fondazioni, associazioni valoriali, università, ordini professionali, consorzi di produttori, consorzi di bonifica, musei, imprese. Desideriamo un modello di Parco che coaguli le forze per unire la green economy alla green society. Quello di oggi non è un punto di arrivo ma un ulteriore passo verso l’applicazione del concetto di sviluppo sostenibile ai nostri Colli»

La Fondazione Cariparo

Sulle ricadute economiche si è soffermato il rappresentante della Fondazione Cariparo Matteo Ceruti: «Essere Riserva della Biosfera Unescosignifica anche promozione del territorio a livello internazionale e possibilità di potersi aggiudicare delle premialità nel candidarsi a finanziamenti internazionali. Come Fondazione il 10% dei nostri finanziamenti viene destinata alla tutela del paesaggio. Ci sono ancora somme a disposizione, e saremmo ben disposti ad esaminare i vostri progetti di tutela». Coordinatore per cinque anni dell’iniziativa che ha portato alle 15 firme è stato il presidente vicario del Parco Colli Antonio Scarabello: «Come coordinatore della candidatura sono stati cinque anni molto impegnativi. Ma dev’essere chiaro che la candidatura Mab Unesco non rappresenta in nessun modo un ulteriore vincolo, ma un tavolo di confronto e nuovi strumenti che potranno valorizzare le enormi potenzialità dei Colli Euganei e mettere in rete le realtà presenti in essi».

La relazione tecnica

Artefice tecnica della relazione di 500 pagine che correda la candidatura è stata Punto 3 srl, rappresentata dall’architetta, Anna Agostini: «Si è trattato di un periodo percorso importante, sia nel coordinamento delle fonti che descrivono i peculiari valori dei Colli Euganei e come essi rappresentino un’interessantissima isola di biodiversità all’interno della pianura veneta, sia per nella creazione delle occasioni per instaurare dei tavoli di coordinamento e dialogo interistituzionale e con le comunità sui temi dello sviluppo sostenibile e per definire in modo condiviso gli impegni del territorio in questo senso».

De Poli

«Con la firma da parte dei sindaci del territorio per la candidatura del parco Colli a diventare riserva della biosfera Unesco si compie un importante passo in avanti. Come istituzioni abbiamo il dovere di lavorare affinché si possa raggiungere questo obiettivo, guardando con attenzione alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità che, fra l’altro, ben si concilia con le peculiarità e le meraviglie dei nostri Colli euganei» commenta il senatore Udc, Antonio De Poli. «Tutelare l’ambiente di questo territorio è di primaria importanza : va in questa direzione la battaglia che oggi parte formalmente dai territori per questo fondamentale e significativo riconoscimento da parte dell’Unesco».

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