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Olimpiadi Milano-Cortina, Bui: «Gioia pari alla mia elezione a presidente della Provincia»

Fabio Bui accoglie con entusiasmo l'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano e Cortina: «la strada tracciata da Sala e Zaia, spinti dal sano agonismo dello sport che ha davvero molto da insegnare alla politica, fa sperare tutta l’Italia»

Riceviamo e pubblichiamo il commento di Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova, relativo all'assegnazione delle Olimpiadi invernai 2026 all'accoppiata Milano-Cortina:

«L’immagine più bella è aver visto il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia festeggiare e sorridere insieme a tutta la squadra che ha centrato lo storico obiettivo di portare le Olimpiadi invernali 2026 a Milano e a Cortina. Come italiano, come veneto, come uomo delle Istituzioni, ho provato la stessa gioia di quando sono stato eletto presidente della Provincia di Padova con il voto unanime di sindaci di ogni colore politico. Significa una cosa sola: quando è il momento di pensare al bene del nostro territorio, ai nostri cittadini, alle imprese e alla grande storia dell’Italia e del Veneto, la logica che vince è quella della squadra. È giusto avere idee differenti, è giusto esprimerle ed è il bello della democrazia appartenere a formazioni politiche anche opposte. Ma oggi il mondo guarda in grande. Non ragiona più per campanili, ma per alleanze. E la strada tracciata da Sala e Zaia, spinti dal sano agonismo dello sport che ha davvero molto da insegnare alla politica, fa sperare tutta l’Italia. L’assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina è una vittoria che ha già lasciato il segno. Certo, ora c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare per essere all’altezza di questo evento. Ma sono sicuro che le autonomie locali lombarde e venete giocheranno insieme per il bene di tutti gli italiani. E in questo percorso la Provincia di Padova sarà a fianco della Provincia di Belluno come già in altre occasioni per dare tutto il suo supporto. Ci lega una profonda amicizia, l’amore per il Veneto e le sue montagne, ma ancora di più la voglia di renderci utili in qualunque modo affinché un evento come questo lasci un messaggio soprattutto nei giovani: l’Italia è un Paese complicato, ma quando sa essere unito spingendo avanti i suoi attaccanti, segna e vince sempre. Dobbiamo crederci, dobbiamo essere uniti per far crescere i nostri territori e, dunque, l’Italia tutta».

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