rotate-mobile
Attualità Merlara

Coronavirus e case di riposo, la preoccupazione di sindacati dei pensionati e politici

I consiglieri regionali Piero Ruzzante, Cristina Guarda e Patrizia Bartelle chiedono la "zona rossa" per Merlara, mentre i sindacati dei pensionati invitano a monitorare la situazione «perché gli anziani non sono un vuoto a perdere»

«Nella casa di riposo di Merlara ci sono 61 ospiti positivi su 70, e quindi è la situazione che al momento ci preoccupa di più. Ci sono poi altri casi singoli in altre case riposo ma sotto controllo». A fornire questi dati nel corso della conferenza stampa congiunta odierna è stato Paolo Fortuna, direttore dei servizi sociali dell'Ulss 6 Euganea. E c'è chi chiede a gran voce misure drastiche.

Veneto 2020

Dati che differiscono da quelli enunciati dai consiglieri regionali Piero Ruzzante (Veneto 2020 - Liberi E Uguali), Cristina Guarda (Veneto 2020 - Civica per il Veneto) e Patrizia Bartelle (Veneto 2020 - Italia In Comune), che nella mattinata di martedì 17 marzo hanno depositato un'interrogazione urgente: «A Merlara il contagio non si ferma, con 3 decessi e 87 contagiati dei quali 63 ospiti della casa di riposo e 24 dipendenti. È una situazione di elevata criticità, che richiede misure specifiche. Per questo proponiamo alla Regione di adottare per il comune di Merlara un'apposita ordinanza, sul modello di quella firmata dal presidente dell'Emilia-Romagna per il Comune di Medicina. Bisogna vietare l'ingresso e l'allontanamento dal Comune di Merlara e l'intera popolazione va sottoposta a tampone. Deve essere sottoposto a tampone anche chi, provenendo da fuori Merlara, è entrato in contatto per ragioni di servizio con la casa di cura. Ci risulta infatti che alcuni dipendenti del centro servizi anziani di Adria, nei giorni scorsi, siano stati comandati proprio presso la casa di cura di Merlara. Si tratta di misure drastiche, ce ne rendiamo conto, ma purtroppo necessarie a fronte di una situazione così critica».

Sindacati

Se i consiglieri regionali del coordinamento Veneto 2020 si "concentrano" su Merlara c'è invece chi, come i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp del Veneto, pensa alla situazione dell'intera regione: «Appena scoppiata l’epidemia abbiamo espresso le nostre forti preoccupazioni per la categoria che rappresentiamo, gli anziani e i pensionati, la categoria più fragile esposta a questo virus. E abbiamo chiesto alle istituzioni di avere la massima attenzione soprattutto per i circa 250mila ultraottantenni veneti che vivono soli e per gli oltre 80mila over 80 non autosufficienti. Ora, anche dopo i casi scoppiati in alcune Rsa (Merlara, Bassano, Casale sul Sile) siamo a dir poco allarmati per i circa 30mila anziani veneti ricoverati nelle strutture. Chiediamo alla Regione un monitoraggio e un’attenzione costante per queste realtà, sia per quanto riguarda gli operatori sanitari che vi operano, sia per gli ospiti. Un focolaio in una casa di riposo può tradursi in strage, anche considerando che molti ospiti hanno l'Alzheimer o la demenza senile, dunque non si renderebbero conto di ciò che succede attorno a loro. Gli anziani necessitano di grande attenzione ed è vergognoso sentire che per certe persone la loro vita valga poco. Stiamo parlando dei nostri genitori, dei nostri nonni, di quelle persone che ci hanno fatto nascere e crescere e che ci hanno sempre aiutato sia economicamente che accudendo i nostri figli, quando noi non potevamo. Non dimentichiamocelo mai». I sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil regionali, ringraziando gli operatori che eroicamente svolgono la propria attività nella case di risposo anche in questo delicatissimo momento, chiedono dunque alle istituzioni e agli stessi Comuni di monitorare continuamente la situazione delle case di riposo che insistono nel loro territorio «perché gli anziani non sono un vuoto a perdere».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus e case di riposo, la preoccupazione di sindacati dei pensionati e politici

PadovaOggi è in caricamento