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Cavalli e pony affamati, le donne di Coldiretti Padova portano 75 quintali di fieno

Ben 75 quintali di fieno per gli animali bloccati nei ranch e impegnati solitamente in ippoterapia per grandi e piccini e lezioni di equitazione per appassionati di ogni età

Ben 75 quintali di fieno per gli animali bloccati nei ranch e impegnati solitamente in ippoterapia per grandi e piccini e lezioni di equitazione per appassionati di ogni età: le donne di Coldiretti Veneto scendono in campo per aiutare asini, pony e cavalli affamati nei maneggi.

Fieno

Con grande prontezza di spirito le imprenditrici agricole hanno raccolto l’appello della Fise (Federazione Italiana Sport Equestri) recuperando un quantitativo adeguato di fieno maggengo, tra l’altro introvabile anche dagli agricoltori a causa delle intensa pioggia della scorsa stagione che ha di fatto dimezzato la produzione. Spiega Valentina Galesso, vicepresidente regionale di Donne Impresa e provinciale di Padova: «In questi giorni nei circoli accreditati si sarebbe dovuta tenere la giornata aperta al pubblico. L’emergenza sanitaria ha annullato non solo questo tipo di eventi ma ogni manifestazione e rassegne internazionali di settore. Anche se le scuderie sono chiuse i capi vanno curati e nutriti. La razione alimentare quotidiana salva un patrimonio zootecnico di più di 52mila esemplari molti dei quali di razze salvate dall’estinzione grazie al lavoro degli allevatori che hanno custodito la genetica».

Consegna

Un carico di rotoballe partirà nella mattinata di martedì 21 aprile dall’Alta Padovana - precisamente da San Pietro in Gu - alla volta di Breganze in provincia di Vicenza per raggiungere il ranch della famiglia Maina “Asd Arriba”. Una realtà a gestione familiare animata da Paola con Pierluigi e la figlia Sarah dal 2003. Tutti istruttori Fise specializzati in equitazione di campagna e turismo equestre per i più piccoli, in particolare per i diversamente abili. Conclude Chiara Bortolas, responsabile regionale e vice nazionale di Donne Impresa: «La vocazione alla didattica e al sociale dell’agricoltura risponde alle necessità di genitori, figli, insegnanti e associazioni che si occupano di persone portatori di handicap. Un servizio impagabile se si considera il valore aggiunto offerto dalle famiglie contadine che oltre alla predisposizione naturale aggiungono capacità professionali e abilità teorico pratico come la pet therapy. Questo gesto è d’attenzione verso chi opera per il bene della collettività affinchè queste realtà siano considerate strategiche per la ripresa e l’avvio della fase 2. L’organizzazione di stage, settimane verdi e centri estivi con l’applicazione di misure di sicurezza sarà un’offerta alle nuove generazioni per dare spazio e nuove dimensioni alla vita all’aria aperta».

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