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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Forza Cina, non sei sola»: i messaggi di vicinanza degli studenti dell'Università di Padova

Anche il rettore dell'Università di Padova, Rosario Rizzuto, esprime la vicinanza dell'Università di Padova: «La nostra comunità accademica è pronta a fornire tutto l’aiuto necessario per affrontare uniti e solidali le emergenze sanitarie, sempre più globali in un mondo iper-connesso».

Per esorcizzare la paura. Ma soprattutto per sostenere e incoraggiare: sono moltissimi i messaggi inviati dalla comunità accademica al popolo cinese in seguito all'insorgere e al diffondersi dell'epidemia di Coronavirus.

Rosario Rizzuto

Anche il rettore dell'Università di Padova, Rosario Rizzuto, esprime la vicinanza dell'Università di Padova: «In questo momento, in cui forte è l’apprensione e il timore per l’emergenza sanitaria che ha colpito la Cina, siamo fiduciosi che gli scienziati in Cina e nel resto del mondo chiariranno le proprietà del virus e le vie del contagio e troveranno rapidamente una cura efficace. Siamo altresì vicini al popolo cinese e ci uniamo al cordoglio per le vittime dell’epidemia. La nostra comunità accademica è pronta a fornire tutto l’aiuto necessario, per affrontare uniti e solidali le emergenze sanitarie, sempre più globali in un mondo iper-connesso».

Coronavirus Rizzuto-2

Messaggi

Il China Desk dell'Università di Padova sta tempestivamente fornendo a docenti, studentesse e studenti a Padova e in Cina l’aiuto necessario. Nonché il sostegno morale, come testimoniato da questi messaggi pubblicati sul sito dell'Ateneo patavino:

«Ciao a tutti, siamo studenti cinesi dell'Università di Padova. L'Italia è un paese di fama mondiale, non solo per il suo prezioso patrimonio culturale e naturale, ma anche per la sua ospitalità e apertura. Come tutti noi sappiamo, il nuovo coronavirus scoppiato in Cina sta iniziando a diffondersi nel mondo. Se noi non riusciamo ad essere uniti e a cooperare sinergicamente, è probabile che questa epidemia diventi una crisi mondiale. Riusciremo a superare questa crisi solo se i popoli di tutti i Paesi del mondo lavorano insieme» (Dottoranda cinese, Scienze sociologiche).

«Ciao a tutti! Sono uno studente cinese e studio a Padova da due anni. Ci si abitua e ci si innamora pian piano della quiete vita di Padova! In particolare, gli amici italiani intorno a me sono molto gentili e cordiali! Il giorno prima del Capodanno cinese, Alessandro mi ha ascoltato pazientemente i cibi tradizionali della festa, le attività da fare, cosa significhi per i cinesi questa festa e i miei pensieri alla Cina. Quando il virus è scoppiato in Cina, Alessandro e altri colleghi italiani erano molto preoccupati e mi hanno chiesto cosa stesse succedendo in Cina. Ringrazio profondamente la loro gentilezza! Spero sinceramente che tutti possano vivere una vita sana e serena in Italia! Ci sosteniamo, ci aiutiamo a vicenda e lavoriamo insieme per superare le difficoltà! Le avversità spesso portano alla prosperità! Forza tutti!» (Shi Wei, dottorando cinese di unipd, ingegneria civile, ambientale e dell’Architettura).

«Il coronavirus ha attaccato i cinesi sin dalle vacanze del Festival di Primavera. Il Governo cinese, le organizzazioni mondiali e tutto il mondo stanno lavorando insieme per combattere il virus. A causa della grande popolazione e delle connessioni sempre più strette tra le persone, non è facile interrompere tale trasmissione in un breve periodo di tempo. Ringrazio le organizzazioni internazionali ed alcuni paesi per la loro interessamento e supporto». (Wang Huihui, dottoranda cinese in Human Rights, society and multi-level governance).

«L'unica cosa di cui dobbiamo avere la paura, è la paura stessa. Nessuno può stare isolato da questa epidemia perché viviamo in un mondo in cui esiste una connessione assai stretta tra le persone. Questo è anche il motivo per cui i coronavirus ci hanno inferto un duro colpo. Ma è anche il momento di mostrare la nostra forza, solidarietà ed empatia, soprattutto perché ora non possiamo vincere questa battaglia da soli» (Alumna di Padova, Dr. Cao Wenfang).

«Ciao a tutti! Attualmente mi trovo in Guangzhou, Cina. Il coronavirus si è scoppiato durante il Festival di Primavera, le strade adesso sono deserte rispetto agli anni precedenti. Tutti noi abbiamo cancellato i festeggiamenti del Capodanno e siamo rimasti a casa secondo le disposizioni del Governo. Anche se sono mancati i festeggiamenti, siamo conviti che passato questo periodo, arriverà la vera primavera. Vari quartieri hanno rafforzato i controlli degli estranei, monitorando della loro temperatura corporea. Ci ha dato molta fiducia il fatto che le informazioni sull'epidemia circolino in modo tempestivo».

«Carissimi studenti, mi faccio interprete anche di altri colleghi UniPd che hanno relazioni con studenti e professori cinesi, sia qui che in Cina. Siamo vicini a voi e alle vostre famiglie sapendo quanto è difficile essere lontani da casa in momenti come questo. Sappiate che ci siamo e per qualunque necessità contattateci, anche solo per sentire una voce amica» (Prof. Federica Toniolo).

«La Cina non è sola! Questo è il momento di solidarietà e di speranza! Dobbiamo credere nella scienza e sicuramente la situazione sarà risolta molto presto. Un grande abbraccio a tutti i miei amici cinesi e popolo cinese» (Prof. Paolo Tarolli).

«Sarei dovuta partire tra pochi giorni per la Renmin University. Ora però il mio pensiero è costantemente rivolto alla popolazione cinese nella speranza che questa situazione si risolva al più presto. Col cuore a Pechino spero di poter conoscere la Cina nel prossimo futuro». (Francesca Cassaro).

«Auguro a tutto il popolo cinese la forza e il coraggio di fare fronte a questa nuova sfida» (Sara Francescato, rientrata dallo scambio a Pechino).

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