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Made in Italy originale per chi scova un prodotto falso: nasce "detective della spesa"

Pirateria agroalimentare, Coldiretti Padova lancia il detective della spesa: “Portateci un prodotto falso, trovato durante un viaggio, in cambio ne avrete uno autentico, a km zero"

"Portateci un falso prodotto made in Italy, comprato durante una vacanza all’estero, e in cambio ve ne regaleremo uno autentico, un vero km zero dei nostri agricoltori”. L’invito arriva da Coldiretti Campagna Amica Padova che lancia per tutta l’estate l’iniziativa “detective della spesa”, coinvolgendo i cittadini consumatori durante il periodo delle vacanze.

L'appello

Alle migliaia di padovani che andranno all’estero, gli agricoltori di Coldiretti rivolgono un semplice invito: "Fate la spesa nella località in cui vi trovate e se tra gli scaffali, come è molto probabile, scoverete un falso prodotto made in Italy, acquistatelo e portatelo al Mercato Coperto di Padova da sabato 21 luglio. In cambio riceverete in regalo un autentico prodotto made in Italy firmato dagli agricoltori padovani".

L'iniziativa

“É una iniziativa che proporremo per tutta l’estate - afferma Giovanni Dal Toso, presidente dell’Agrimercato delle Terre del Santo, l’associazione che raccoglie gli agricoltori padovani impegnati nella vendita diretta - coinvolgendo direttamente i padovani in vacanza. Scovare prodotti tarocchi tra gli scaffali all’estero sarà assai semplice vista la proliferazione della contraffazione agroalimentare che sfrutta nomi, simboli e immagini del nostro migliore patrimonio agroalimentare. C’è di tutto: dai formaggi che imitano i nostri Grana Padano, Asiago e Parmigiano Reggiano, ai salumi in versione spalmabile, ai prosciutti che richiamo i Parma e il San Daniele, alle mozzarelle col tricolore posticcio, alle insalate di ogni genere, senza dimenticare l’olio d’oliva, il vino e molto altro. Per i consumatori sarà un esercizio di consapevolezza e un utile allenamento a riconoscere il vero made in Italy. La loro attenzione sarà premiata al nostro Mercato Coperto di Padova con la consegna di un prodotto firmato dai nostri agricoltori che non teme imitazioni. Quello del falso agroalimentare è un business in continua espansione, a danno delle produzioni e dell’agricoltura di casa nostra. Ma i cittadini sono dalla nostra parte e sono sempre più consapevoli e attenti all’origine, alla qualità e alla salubrità di ciò che acquistano. Insieme a loro potremo far fronte all’invasione di tarocchi ed educare ad una spesa intelligente”.

I numeri

Nell’ultimo decennio, conferma un recente studio di Coldiretti, il valore del falso made in Italy agroalimentare nel mondo ha visto un aumento record del 70% nel corso, arrivando a superare i 100 miliardi di euro di fatturato, per effetto della pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.  A preoccupare, continua la Coldiretti, è anche la nuova stagione degli accordi commerciali bilaterali inaugurata con il Canada (Ceta) che per la prima volta nella storia l’Unione Europea legittima in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina, dal Gorgonzola ai prosciutti di Parma e San Daniele, ma è anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione "Parmesan". Ora anche il Governo italiano si è accorto di questa minaccia ed è pronto a non ratificare l’accordo trappola per il nostro made in Italy.

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