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“Devo andare qui!”: al via la campagna informativa di Etra e Comieco

La campagna è condotta grazie al supporto di Comieco, il Consorzio nazionale che garantisce il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica provenienti dalla raccolta differenziata comunale

“Devo andare qui! I cartoni per bevande e alimenti vanno smaltiti negli appositi contenitori della carta e del cartone”. È questo il messaggio della massiccia campagna informativa di Etra avviata in queste settimane grazie al supporto del Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica (Comieco). Obiettivo: ricordare agli utenti che anche i cartoni per le bevande e per il cibo, i cosiddetti brick, vanno smaltiti nella carta e non nel secco. La campagna informativa di Etra è iniziata a fine dicembre e continuerà fino a fine febbraio. Si avvale di immagini e locandine che saranno diffuse sui mass media, procedendo anche ad affissioni nei municipi, nelle biblioteche e nelle scuole, dove l’argomento sarà anche inserito nei laboratori e nelle lezioni. Verranno diffuse e veicolate attraverso i social di Etra, il sito, la App rifiuti e la newsletter destinata ai Sindaci.

La campagna informativa

«Si tratta di contenitori realizzati con più materiali, chiamati imballaggi compositi, che conservano il latte, la passata di pomodoro o i succhi di frutta, molto diffusi e presenti in tutte le case - spiega Flavio Frasson, Presidente di Etra –. Questi contenitori sono composti da tre diversi materiali: la carta (75%), il polietilene (20%) e l’alluminio (5%), che consente di raccogliere i liquidi e di proteggerli dall’aria, dalla luce e dai batteri. Nel processo di riciclo vengono scomposti in fibra cellulosica, plastica e alluminio e sono riciclabili al 100%. Proprio per il fatto di essere composti di materiali diversi spesso però si pensa che non possano essere gettati nella carta, e finiscono nel secco, uscendo così dal circuito del riciclo e aumentando la percentuale del secco residuo». Secondo i dati di Comieco, nel 2022 in Italia sono state avviate al riciclo circa 36mila tonnellate di cartoni per bevande, equivalenti ad un tasso del 40% (in aumento rispetto al 36,5% dell’anno precedente). Ma sono ancora troppo poche rispetto a quante ne vengono utilizzate. Ecco dunque che nel 2023 si punta a un miglioramento ulteriore, anche grazie agli accordi stipulati con le principali multiutility italiane, come Etra. Etra è stata tra le prime multiutility in Italia a selezionare nei suoi impianti i brik e i contenitori per liquidi e cibo investendo in tecnologia nel nostro impianto di selezione di ace – precisa Frasson - nella consapevolezza di quanto materiale possa essere sottratto in questo modo al rifiuto indifferenziato. Abbiamo dunque da anni la tecnologia necessaria, ma ci serve ancora una volta la collaborazione degli utenti, che devono ricordare di inserire i contenitori dei succhi di frutta, del latte, della passata di pomodoro, dei legumi in materiale poliaccoppiato nella carta e non nel secco. E il tappo? Va conferito insieme al contenitore».

«L’alleanza con Etra rafforza il nostro impegno per la valorizzazione dei cartoni per bevande, particolarmente preziosi per l’industria del riciclo grazie alla fibra vergine di cui sono composti – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco - Il riciclo di questi imballaggi non può prescindere da una buona raccolta differenziata, effettuata senza errori. Proprio l’informazione delle corrette modalità di conferimento dei cartoni per bevande è il cuore della campagna attiva sui territori della provincia di Padova e Vicenza per raggiungere un obiettivo comune: massimizzare gli effetti dell’impegno dei cittadini e del sistema del riciclo. Del resto, questo territorio può contare su una rete industriale e in particolare su un impianto, quello di Etra, che ogni anno tratta complessivamente 23.000 tonnellate di carta e cartone (riciclate in diverse cartiere principalmente del Veneto) ed è tra i più attivi in Italia nella selezione di questa tipologia di imballaggi: valorizza ed estrae dal flusso trattato infatti più di 400 tonnellate di cartoni per bevande che vengono inviate alla cartiera specializzata SACI. Stimiamo che questo risultato - già sopra la media nazionale - possa raddoppiare nel giro di pochi mesi anche grazie alla campagna attiva in questi giorni». In Italia esistono due cartiere specializzate nel riciclo di questi contenitori, che hanno una potenzialità di ricezione dei materiali più alta rispetto alla quantità di materiale che attualmente lavorano. Qui, la carta viene separata dagli strati di plastica ed alluminio attraverso un processo meccanico e senza aggiunta di sostanze chimiche. Le fibre di carta vengono poi pulite, pressate, asciugate e assemblate per formare un nuovo grande rotolo di carta che potrà essere utilizzata nella fabbricazione di nuovi prodotti in carta riciclata, come sacchetti, scatole, tovaglioli e altri articoli. Invece, le componenti non cellulosiche della confezione, plastica e alluminio, vengono trattate, sminuzzate e trasformate in granuli. È nuova materia prima per prodotti come pallet, cassette, parti per l’industria automobilistica e componenti d’arredo.

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