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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fegato e reni donati dopo la sua morte, a 93 anni: la commovente storia della bisnonna Elena

Elena (nome di fantasia) a 93 anni ha donato gli organi: il fegato e i due reni sono stati prelevati, giudicati idonei al trapianto e innestati con successo su due pazienti in lista d’attesa.

Madre di cinque figli, nonna di nove nipoti, bisnonna di due pronipoti: Elena (nome di fantasia) a 93 anni ha donato gli organi. Il fegato e i due reni sono stati prelevati, giudicati idonei al trapianto e innestati con successo su due pazienti in lista d’attesa.

Bisnonna Elena

Quello di bisnonna Elena, nata e residente nel Padovano, è uno dei gesti più belli accaduti in questo 2019, un gesto di altruismo estremo da parte di una grande anziana nata subito dopo la Grande Guerra, cresciuta durante il secondo conflitto mondiale, divisa tra il lavoro da casalinga e una famiglia diventata sempre più grande. Venuta a mancare improvvisamente a 93 anni nel corso del 2019 per emorragia cerebrale dopo una vita di bontà, dedizione e altruismo, sono stati proprio i cinque figli ad acconsentire, compatti, alla donazione. La donna era sempre stata in salute e i suoi organi, in buono stato, potevano permettere ad altri di continuare a vivere. E così è stato. Il prelievo di fegato e reni è avvenuto all’Ospedale Madre Teresa di Calcutta di Monselice, quindi si è proceduto ai trapianti, su due persone distinte che hanno ricevuto una il fegato, l’altra la coppia di reni, in altri Ospedali d’Italia.

I figli

Spiega uno dei figli, sensibile all’argomento anche perché iscritto all’Aido (Associazione italiana donatori d’organi) da trentacinque anni: «Quando i medici ci hanno ventilato l’ipotesi della donazione noi familiari non abbiamo avuto dubbi, mia madre è sempre stata una persona accogliente, che faceva beneficenza, molto religiosa, una persona che “teneva la porta aperta”. Ci è parso di fare la sua volontà, anche i nipoti sono stati contentissimi di questa scelta. Mia madre era di un’altra epoca ma la generosità è senza tempo: la donazione è sempre il miglior modo per onorare la vita». Elena, benchè grande anziana, era autonoma e viveva da sola, pur circondata dall’affetto e dall’aiuto dei suoi cari: ai suoi funerali il suo atto d’amore è stato reso noto ed elogiato. «Per noi - prosegue il figlio - è stato un gesto bellissimo, di cui andiamo orgogliosi. In Ospedale a Monselice abbiamo trovato persone speciali, straordinarie, molto in gamba e molto umane. Persone che, con la loro sensibilità, contribuiscono a fare miracoli».

Ulss 6 Euganea

Commenta Domenico Scibetta, direttore generale Ulss 6 Euganea: «Ci sono dei "sì" rivoluzionari capaci di capovolgere destini. "Sì" che, pronunciati in giorni di dolore, di malinconia, di nostalgia, gettano il cuore oltre l'ostacolo. È a uno di questi "sì" che rendiamo onore – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta - perché donare gli organi e i tessuti, anche da grandi anziani, significa realmente salvare vite umane o alleviare gravi sofferenze: il trapianto, e lo dico da medico prima che da direttore generale, rappresenta l’unica vera cura per un numero crescente di patologie che intaccano la funzionalità degli organi e che non rispondono più alle terapie tradizionali. È necessario quindi che aumenti sempre più il numero degli organi donati e crescano la sensibilità e la cultura del dono. L’Ulss 6 Euganea esprime pertanto “il più sentito ringraziamento all’incommensurabile gesto della signora Elena, ai suoi familiari che hanno dato prova, nel forzoso distacco, di grande umanità e profondo senso civico e a quanti hanno permesso il trapianto, che è sempre un miracolo di vita. Bisnonna Elena con il suo gesto, compiuto nel 2019, ci lascia un grande testamento: non è mai troppo tardi per fare del bene. Questo è l'insegnamento che ci piace mettere sotto l'albero di Natale, riconoscenti per quel "sì" che dà scacco all'anagrafe».

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