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Terremoto in Turchia, aperta una raccolta fondi attraverso la Caritas diocesana di Padova

La Chiesa di Padova si è fatta vicina alle popolazioni turca e siriana che, già provate da povertà e guerra, sono state colpite da una serie di devastanti scosse di terremoto, e si impegna ora a sostenerle

La Chiesa di Padova si è fatta vicina alle popolazioni turca e siriana colpita dal terremoto fin dalle prime ore. Il pensiero è per le tantissime vittime, per quanti attendono notizie dei loro familiari e amici, per le persone e i molti bambini che sono rimasti soli, per i soccorritori che si stanno adoperando contro il tempo per cercare di salvare quanti ancora sono sotto le macerie. Una vicinanza che è ulteriormente sentita per il legame fraterno che c’è con il vicario apostolico dell’Anatolia e presidente di Caritas Turca, mons. Paolo Bizzeti, che ha vissuto molti anni a Padova, dove ha anche ricevuto l’ordinazione episcopale nel 2015, e dove periodicamente ritorna. Il vescovo Cipolla stesso insieme a un gruppo di giovani preti in viaggio formativo, alcuni anni fa ha celebrato insieme a mons. Bizzeti nella cattedrale, ora distrutta, di Iskenderun.

Terremoto

Attualmente la situazione è in un divenire sempre più drammatico - segnala Caritas Italiana - e i bisogni umanitari sono enormi. Manca l’acqua potabile, l’elettricità, le vie di comunicazione sono interrotte, le condizioni metereologiche, inoltre con neve e temperature sotto lo zero, rendono i soccorsi più complicati acuendo la sofferenza e la paura della popolazione e facendo temere per l’incolumità dei tantissimi sfollati. In Turchia la Caritas, in coordinamento con le autorità locali, sta accogliendo gli sfollati in luoghi sicuri all’aperto. Ha già distribuito coperte e pasti caldi per le persone sfollate a Iskenderun. Presso l’episcopio sono stato messi a disposizione spazi all’aperto che al momento restano i più sicuri. In Siria, la Caritas locale era già attiva in gran parte del territorio colpito da prima del terremoto, con programmi di assistenza umanitaria, sanitaria e riabilitazione economica. Un’area particolarmente complessa che accoglieva già molti sfollati di una guerra che ha ancora focolai di conflitto. L’assistenza ai moltissimi sfollati e ai feriti è ora la sfida principale.

Solidarietà

La Chiesa di Padova si impegna a sostenere la popolazione turca e quella siriana, già provata da povertà e guerra, e per questo è possibile sostenere gli aiuti anche attraverso i canali della Caritas diocesana di Padova. È possibile contribuire:

  • attraverso bonifico bancario (intestato a Caritas – Diocesi di Padova) presso: Banca Etica filiale di Padova – IBAN: IT58 H050 1812 1010 0001 1004 009;
  • tramite bollettino postale sul conto n° 102 923 57 (intestato a Caritas diocesana di Padova).

In entrambe i casi la causale è “Terremoto Turchia-Siria 2023”.

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