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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Lo chef padovano Efrem Tassinato firma il menu del festival Viva Italia in Slovacchia

Il presidente di Rete Wigwam ha firmato il menu della cena di gala della manifestazione che ripercorre i luoghi di Giovanni Paolo II nel segno dell'unione tra fede, cultura e gusto

Viva Italia, il più importante evento di promozione italiana in Slovacchia, ha avuto quest’anno la firma del padovano Efrem Tassinato per il menu del gala conclusivo.

Un tema che lega Italia e Slovacchia

A Poprad, città della regione di Presov, la più orientale della Slovacchia, il 30 giugno alla presenza del sindaco Jozef Svagerko e del presidente della regione Peter Chudík, un centinaio di ospiti vip hanno potuto degustare un selezionato campionario di piatti e prodotti per la quasi totalità veneti originali. La regione di Presov e la regione del Veneto sono connesse da La Via di Karol, l’Itinerario Europeo dei Piccoli Santuari che ha origine dai luoghi natali di Papa San Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, e raggiunge Roma. E questo è stato anche il tema del Festival Viva Italia di quest’anno: ovvero promuovere la connessione e l’interscambio tra le comunità locali delle regioni dei paesi interessati.

L'importanza della tipicità

Non un mero percorso all’insegna del turismo religioso, ma l’occasione di scoperta dei territori, dei loro prodotti tipici, della loro offerta di ricettivo e di ristorazione a base di piatti della tradizione. “Un’importante leva di marketing per uno sviluppo delle comunità locali in chiave solidale e sostenibile” ha detto Efrem Tassinato, chef e presidente di Rete Wigwam cui fa capo lo sviluppo del progetto di questa via delle fede.

Peter Chudík, Efrem Tassinato, Jozef Svagerko-2

Qualità e sostenibilità

“L’agroalimentare italiano - dice Fabio Bortolini, presidente di Pre Mesto Poprad (la pro loco) e deus in machina del Festival Viva Italia - in questa prospettiva, rappresenta una piccola ma tangibile bandiera che ha portato l’Italia in Slovacchia e ha ricordato alle comunità locali lungo il percorso, che i territori, oltre a qualificati produttori di specialità, dispongono anche di locali di ristorazione di tutto rispetto dove pellegrini e viandanti potranno ristorarsi, all’insegna del mangiare tipico e sostenibile, della buona tavola, della tradizione culinaria ed a prezzi più che alla portata di ogni tasca”.

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