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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Emergenza cimice asiatica, Luca Zaia convoca il “tavolo verde” in Regione

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha convocato martedì 17 settembre il “tavolo verde” dell’agricoltura per fare il punto sui danni causati dalla cimice asiatica alle colture e sulle strategie di controllo e prevenzione

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha convocato martedì 17 settembre il “tavolo verde” dell’agricoltura per fare il punto sui danni causati dalla cimice asiatica alle colture e sulle strategie di controllo e prevenzione.

Il “tavolo verde”

Al “tavolo” organo regionale di concertazione per gli indirizzi programmatici e le scelte in agricoltura, partecipano l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, il presidente della terza commissione del Consiglio regionale Sergio Berlato e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello regionale: Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Agriveneto, Confcooperative e Legacoop. La riunione avverrà nella sede regionale di via Torino 110, a Mestre, con inizio alle ore 10.

Coldiretti Padova

Un tavolo urgentemente convocato anche da Coldiretti: «C’è preoccupazione per l’impatto negativo generato in Veneto dalla diffusione della cimice asiatica. L'economia di interi territori a vocazione frutticola è già in ginocchio e in assenza di risposte, gli agricoltori estirperanno le piante compromettendo la biodiversità agraria. Il recente provvedimento per l’introduzione in natura della vespa samurai, antagonista naturale, è arrivato con anni di ritardo, mentre gli imprenditori agricoli sono davvero allo stremo. È per questa ragione che occorre non solo velocizzare l’iter che renda attuativa la norma, servono soluzioni per i produttori veneti con  il varo di un piano strategico che permetta di superare l’emergenza, ponendo le basi per gestire le azioni nei prossimi anni». Aggiunge il presidente Daniele Salvagno: «La piattaforma d’intervento di Coldiretti, presentata in Giunta e in Consiglio del Veneto,  contiene richieste precise: dall’esonero contributivo Inps tramite la decretazione dello stato di calamità agli indennizzi alle aziende frutticole che hanno subito i danni maggiori e, allargando la prospettiva, l’avvio di una attività di monitoraggio combinata con la ricerca per definire programmi di lotta fitosanitaria e biologica, oltre al  finanziamento delle reti antinsetto con misure ad hoc e percentuali di aiuto rafforzate.  Infine, consci del fatto che in futuro avremo a che fare anche con altri insetti alieni, la costituzione di un Fondo di solidarietà nazionale per le fitopatie. Non possiamo indugiare ancora, servono risposte convincenti e la presa in carico della questione anche a livello nazionale, attraverso gli strumenti che Coldiretti ha  suggerito».

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