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Etra, l'assemblea dei sindaci da il via libera all'unanimità al bilancio di esercizio

Frasson e Martini: «Investimenti per 70 milioni di euro, oculata gestione dei costi, lo stesso livello della qualità dei servizi erogati, tariffe basse. Tracciata la via per un modello di sviluppo sostenibile che punta al futuro»

Approvato all’unanimità dell’Assemblea dei Sindaci soci presenti il bilancio di esercizio 2022. Il documento mette nero su bianco cifre e attività dell’anno concluso e permette di fare un bilancio degli obiettivi centrati da Etra. «Il 2022 ha segnato un’importante tappa nel percorso di crescita e di sviluppo – spiega il presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Flavio Frasson ai Sindaci soci – con l’avvio di nuove opere, cantieri e grandi progettualità, il PNRR e la riorganizzazione aziendale. Nell’anno appena trascorso ci siamo trovati anche a gestire gli ultimi colpi di coda della crisi pandemica, l’emergenza idrica, la crisi energetica internazionale, l’aumento dell’inflazione e dei costi delle materie prime: tutti elementi che hanno avuto pesanti ripercussioni sulle attività aziendali. Nonostante tutto, siamo riusciti a mantenere la pianificazione avviata, procedere con gli investimenti, a gestire e contenere i costi, pur garantendo lo stesso livello della qualità dei servizi erogati». 

I dati

Il Bilancio 2022 rileva un fatturato di 184 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio di 19,7 milioni di euro, dovuto in buona parte all’incremento dei ricavi delle vendite e prestazioni, più che compensato da una crescita dei costi operativi di 20,5 milioni di euro, determinando nel complesso una diminuzione del margine operativo lordo (EBITDA) di 0,8 milioni di euro rispetto al 2021. Tale riduzione è dovuta agli incrementi del costo delle materie prime, del metano per il funzionamento degli impianti e dell’energia elettrica, per effetto delle tensioni internazionali e dei fenomeni di speculazione iniziati nella seconda metà del 2021 ed esplosi nel 2022.

Gli investimenti

Sono passati da 60 milioni di euro nel 2021 ai 70 milioni nel 2022. Nonostante l’aumento dei prezzi dell’energia (nel 2019 Etra ha speso 9 milioni di euro a fronte dei 22 del 2022) e delle materie prime e l’incremento degli investimenti, la Società è stata capace di autofinanziare le proprie attività: l’indebitamento infatti è salito solo di 44 milioni di euro da 104 milioni di euro del 2021 a 148 milioni di euro del 2022. «Gli investimenti della nostra Azienda – commenta  Morena Martini, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Etra – sono destinati a crescere, in risposta alle sempre più marcate esigenze di efficientamento, miglioramento, riduzione delle perdite, adeguamento, uniformità ed equità dei servizi erogati (come un uguale numero di svuotamenti a parità di condizioni) in un’ottica di sostenibilità economica ed ambientale. Nel corso del 2022 lo sforzo compiuto per ottenere contributi del PNRR per contenere le tariffe all’utenza e migliorare la qualità del servizio è stato ripagato dal riconoscimento di quasi 15 milioni di euro destinati alla realizzazione del polo logistico di Bassano e di 16 ecocentri/isole ecologiche su tutto il territorio servito da Etra».Il valore economico generato e distribuito da Etra si attesta a 185,2 milioni di euro, di cui il 85% agli stakeholder, mentre il 15% è stato trattenuto all’interno dell’azienda. Dei 151 milioni di euro di acquisti in beni e servizi effettuati da Etra nel 2022, il 62% ha riguardato fornitori del Veneto e precisamente il 29% della provincia di Padova e il 15% di quella di Vicenza.

Rifiuti: si investe sempre di più

Per quanto riguarda il Servizio Ambientale vi è stato un incremento degli investimenti del 70% (da 10 milioni nel 2021 a 17 nel 2022), elemento positivo in vista dell’affidamento in house per la raccolta e gestione dei rifiuti per i prossimi 15 anni, avvenuto proprio a fine 2022. Le tariffe del Servizio Integrato Rifiuti sono state determinate dai Piani Finanziari dei Comuni che hanno affidato ad Etra il servizio in regime di tariffa corrispettivo

Frasson e Martini

«Le due grandi scommesse per il 2023 sono l’efficientamento energetico a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili con l’estensione del fotovoltaico e gli investimenti nella produzione di biogas e biometano – concludono Frasson e Martini –. È in corso la definizione del Piano industriale 2023-2027, che mette sempre più al centro il territorio, con una governance espressione dei Comuni soci e che prevede 78 milioni di euro di investimenti, di cui 55,1 per il servizio idrico integrato e 22,2 per il settore ambiente (oltre a 0,7 milioni per gli altri servizi). Ammodernamento di impianti e sedi, realizzazione di nuove strutture, ricerca perdite, miglioramento e implementazione delle reti, personale: queste le altre sfide. Forte di un 2022 di grande dinamicità e risultati, Etra e la sua Governance puntano nel 2023 a essere sempre più un’azienda al servizio del territorio e dei cittadini, motore dello sviluppo economico ma anche sociale, a garanzia e tutela della sostenibilità e della qualità del nostro ambiente nel presente e per il futuro».

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