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Martedì, 30 Aprile 2024
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Ampliamento Alì, Europa Verde: «E' contro il Piano degli Interventi. Va bocciato»

Antonio Attisani: «Con una spesa di altri 5 milioni dovuta per gli oneri di urbanizzazione e contributo straordinario al comune, l’azienda ottiene già un utile di 15 milioni»

Era il 2020 quando il consorzio Zip veniva messo in liquidazione, perchè il Comune aveva negato l’allargamento della zona industriale. Nel frattempo l’Alì aveva acquistato i terreni agricoli confinanti al di fuori della zona industriale e con l’attuale magazzino per 5 milioni di euro. «Terreni, che con l’eventuale cambio di destinazione da parte, attraverso una semplice variante, raggiungono un valore di circa 25 milioni, considerando che in Zona industriale il costo è circa 160 euro al metro quadro, per 154850 m2 di terreni - sostiene Antonio Attisani, coportavoce di Europa Verde - e con una spesa di altri 5 milioni dovuta per gli oneri di urbanizzazione e contributo straordinario al comune, l’azienda ottiene già un utile di 15 milioni». Europa Verde si schiera quindi chiaramente contro l'ampliamento dell'Alì a Camin, dove ha intenzione di realizzare dei magazzini su un'area attualmente a verde.

Effetto domino

«Se verrà approvata questa variante ci sarà un effetto domino e anche le altre attività potranno chiedere di espandersi, appellandosi al fatto che il Comune ha già approvato una variante per cambio di destinazione d’uso - prosegue Attisani - .Non possono concederlo ad Alì e poi rifiutarlo ad altri, i quali farebbero subito ricorso vincendolo, consumando ulteriore suolo con la crisi climatica in atto, in una delle città più cementificate d’Italia. Il suolo agricolo è il miglior regolatore del clima».

La variante

«La variante non deve essere approvata dal Consiglio comunale. il Piano di Assetto Territoriale prevede che le nuove aree di espansione si devono attuare attraverso il Piano degli Interventi e che la trasformabilità delle nuove aree della città sia incentrata al minor consumo di suolo - continua - .Piano degli Interventi che il comune ha approvato il 13 febbraio scorso, non prevedendo l’edificazione nel terreno in questione, nonostante la richiesta al Suap dell’Alì sia datata 30 settembre 2021, in opposizione anche al Piano del Verde approvato il 28 marzo 2022. Inoltre, nella conferenza dei servizi viene ribadita la criticità della viabilità in Corso Stati Uniti, già in sofferenza, in uscita dalla tangenziale, cosa che potrebbe prevedere la realizzazione di una bretella dalla rotatoria di corso Messico con un nuovo ingresso in tangenziale, aggravando ulteriormente il traffico nelle ore di punta, pagata dal Comune».

Scambi

«Non si possono prendere in considerazione soluzioni fantasiose di rinaturalizzare altre zone, in quanto nessuna azienda si accollerebbe un costo così elevato per abbattere edifici, smaltire il cemento e realizzare un bosco o parco. Per rendere un terreno agricolo ci vogliono molti anni, la terra ha bisogno di molto tempo prima di tornare fertile» chiude il co-portavoce di Europa Verde.

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