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Festa della donna a Cadoneghe: un mese di iniziative e tutti gli appuntamenti

In molti negozi ed esercizi pubblici verranno esposti ritratti di donne italiane e straniere che hanno lasciato il loro contributo nel lungo percorso per la parità di genere

In molti negozi ed esercizi pubblici di Cadoneghe verranno esposti ritratti di donne italiane e straniere che hanno lasciato il loro contributo nel lungo percorso per la parità di genere. Ma anche spettacoli ed incontri culturali per la rassegna che il Comune di Cadoneghe propone nel mese di marzo, per ribadire il significato dell’8 marzo, giornata internazionale della donna. Le Botteghe di Cadoneghe si sono impegnate ad esporre nelle loro vetrine alcuni volti di donne che hanno messo in evidenza quale sia il potere femminile della “cura” per la crescita e il rinsaldamento del tessuto sociale, oltre al contributo di grandi menti nel campo delle scienze, dell’arte e della cultura. Donne come la scienziata Rita Levi Montalcini o la giovane studentessa pakistana Malala, solo per citarne alcune. Le foto rimarranno sulle vetrate dei negozi per tutto il mese di marzo, e oltre, per testimoniarne il valore.

Emancipazione

L’assessore alla Cultura Paola Venturato, «Abbiamo il dovere di fare una verifica della strada percorsa nel lungo cammino per l’emancipazione delle donne e la conquista delle pari opportunità. Quello delle discriminazioni di genere è un fenomeno sociale e culturale particolarmente presente e grave in Italia dove rappresenta un problema per la vita civile e democratica del nostro Paese. Se in Italia più della metà dei cittadini di sesso femminile non riesce a essere proporzionalmente rappresentata significa che esiste una questione ancora irrisolta di democrazia. Dobbiamo tutti lottare per una maggiore presenza e rappresentanza delle donne nella politica e nelle istituzioni».

Gli appuntamenti

Si inizia con il monologo teatrale interpretato dall’attrice Lucia Schieranodedicato alla prima donna laureata nel mondo, tra l’altro proprio nell’ateneo patavino, ossia Elena Lucrezia Cornaro Piscopia. L’appuntamento è per domenica 10 marzo 2019, alle ore 18.15, presso l’Auditorium Ramin di via Rigotti. Il monologo è teso a disegnare il ritratto di una donna straordinaria che, con la sua laurea all’Università di Padova in magistra philosophiae nel 1678, è diventata l’emblema di del riscatto culturale della donna. In una società contraria all'istruzione delle donne e nonostante l'opposizione del cardinale Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova, riuscì a sostenere e superare l'esame pubblico dimostrando capacità ed erudizione che si volevano negare solo perché donna. Il testo, scritto da Maurizia Rossella Perandin, Lucia Schierano e Rudj Maria Todaro, ha più livelli d’interpretazione e lettura, e con vibrazioni di forte impatto emotivo, dà il senso di un percorso umano e culturale teso alla ricerca della conoscenza. La rassegna prosegue poi con tre SERATE con l’UDI, organizzate appunto dalla sezione di Cadoghe dell’Udi. l’Unione Donne In Italia, la storica associazione che si occupa della difesa dei diritti di genere.

L'auditorium

I primi due appuntamenti all’Auditorium Ramin, vedono la proiezione di due film. Il primo mercoledì 13 marzo è IL DIRITTO DI CONTARE per la Regia di Theodore Melfi, narra la storia mai raccontata di tre brillanti donne afroamericane che alla NASA lavorarono ad una delle più grandi operazioni della storia: la spedizione in orbita dell’astronauta John Glenn, un obbiettivo importante che non solo riportò fiducia nella nazione, ma che ribaltò la Corsa allo Spazio, galvanizzando il mondo intero. Le tre pioniere, superando ogni forma di barriera, sono state un modello d’ispirazione per generazioni. Si prosegue poi mercoledì 20 marzo con il film Nome di Donna per la Regia di Marco Tullio Giordana, con protagonista Cristiana Capotondi. E’ la storia di Nina che si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia, dove trova lavoro in una residenza per anziani dall’apparenza meravigliosa ma dove si cela un segreto scomodo e torbido. Nina sarà costretta a confrontarsi con le sue colleghe, italiane e straniere, per affrontare il direttore della struttura, in un’avvincente e appassionata battaglia sul diritto al rispetto della donna. Il 27 marzo ci si sposta invece nella sala Italo Calvino, sempre alle ore 21.00, per la conferenza dibattito “Il diritto alla salute visto dalle donne: criticità elimiti.”

Le associazioni

Ad arricchire il calendario delle iniziative ha contribuito anche il Centro Documentazione Donna Lidia Crepet. L’associazione ha recentemente donato al Comune di Cadoneghe ben 1300 volumi che trattano il percorso delle lotte delle donne per la difesa dei loro diritti e per le pari opportunità, un patrimonio unico a livello provinciale, che è andato a costituire una sezione tematica dedicata alle donne nellaBiblioteca Comunale. Molti di questi libri sono a disposizione del prestito provinciale interbibliotecario, tranne i volumi più rari che possono però essere consultati in sede. L’associazione ha organizzato per venerdì 15 marzo, alle ore 20.45, presso la sala Calvino della biblioteca comunale, una serata culturale sulla narrativa femminile. Titolo dell’incontro: “Perché ci piace Jane Austen? Le ragioni di un successo che continua nei secoli”. Nel corso della serata si alterneranno letture e immagini dedicate a una scrittrice che ha saputo interpretare il suo tempo e indicare nuovi percorsi di soggettività femminile.

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