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Ex Prandina, via libera ai provvedimenti per ottenere i fondi per la rinascita

Alla vigilia di Natale il sindaco Giordani aveva presentato insieme al vice Micalizzi e al Soprintendente Tinè il progetto per l'area della ex caserma, dove dovrebbe sorgere una grande area verde e un park da 250 posti

Durante l’ultima seduta di giunta dell’anno è stato approvato il documento di fattibilita' delle alternative progettuali per l'area della ex caserma Prandina (ribattezzato Parco delle Mura di San Benedetto) ai fini della partecipazione all’invito del programma operativo regionale Por Fesr 2021-2027. Il Programma Operativo Regionale, detto sinteticamente Por, è lo strumento con cui la Regione del Veneto – grazie ai finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione stessa – sviluppa dal 2021 al 2027 un piano di crescita sociale ed economica che interessa la ricerca e l’innovazione, l’agenda digitale, le politiche industriali, energetiche e di tutela ambientale; il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, detto sinteticamente Fesr, invece è uno dei Fondi strutturali e di investimento europei il cui obiettivo è quello di finanziare progetti di sviluppo all’interno dell’Unione europea.  

La Regione

Infine la Regione del Veneto, pubblicherà a breve l’invito che darà attuazione al Programma Operativo Regionale POR FESR 2021-2027, Asse 6 Sviluppo Urbano Sostenibile, Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) dell’area urbana di Padova assegnando le risorse economiche disponibili. Per partecipare a questo invito e quindi concorrere all’assegnazione dei finanziamenti, la Giunta ha approvato – tra gli altri - due documenti di fattibilità delle alternative progettuali che riguardano il futuro Parco delle Mura di San Benedetto.  

I fondi

In particolare si tratta del documento OPI 2023/015 “Riqualificazione verde del parco delle mura di San Benedetto” dell'importo complessivo di 1,2 milioni e dell’OPI 2024/002 “Riqualificazione urbanistica mura di San Benedetto” dell’importo complessivo di 2,3 milioni di euro. Gli interventi che saranno finanziati attraverso questi fondi riguardano tutti gli interventi relativi al Parco delle Mura San Benedetto che riguardano la cinta muraria, le aree verdi e la nuova Piazza su Corso Milano, con l’esclusione di tutti i lavori relativi agli edifici e al parcheggio. In questo modo, a pochissimi giorni dall’approvazione in Giunta del Masterplan del nuovo Parco delle Mura di San Benedetto, l’Amministrazione ha già provveduto ad assicurare i finanziamenti necessari a finanziare i primi lavori per arrivare alla realizzazione del nuovo polmone verde.  Sempre nell’ambito delle attività collegate a questo grande intervento, è confermato che entro gennaio Via Volturno sarà a doppio senso di circolazione anche per i veicoli privati, pur mantenendo per ora aperta al passaggio anche Via Orsini. 

Le parole del vicesindaco, Andrea Micalizzi

Il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Andrea Micalizzi, spiega: «Dopo l’approvazione in Giunta del masterplan dell’area, che ha ricevuto il placet anche da parte della Soprintendenza, partiamo senza indugio nel predisporre velocemente l’iter amministrativo che ci permetterà di iniziare il più presto possibile gli interventi. Questa delibera ci permetterà di ottenere i finanziamenti del POR FESR,  i primi 3,5 milioni necessari ad iniziare i lavori nell’area della ex Prandina.  Con queste risorse potremo avviare i primi interventi sulle aree verdi, anche con la demolizione degli edifici non vincolati e sulla nuova grande Piazza che dà su Corso Milano.  Sono esclusi il parcheggio e gli edifici vincolati che dovranno essere realizzati con altri finanziamenti.  A questi 3,5 milioni, si andranno ad aggiungere altri circa 500 mila euro di fondi del Comune, e saranno quindi circa 4 i milioni disponibili a breve.  Stiamo avviando un’operazione importantissima da un punto di vista urbanistico, culturale e sociale, un’operazione di grande qualità che cambia il centro storico,  anche perché consegna un’area che da secoli era preclusa ai padovani, prima per i monasteri e poi per la caserma che lì sorgeva.  Ringrazio il sindaco per il grande lavoro compiuto prima per arrivare alla permuta dell’area poi per contemperare le varie richieste e aspettative che la città esprimeva riguardo a quest’area, giungendo a un progetto di grande qualità che è stato apprezzato e approvato anche dalla Soprintendenza.  Adesso si passa concretamente alla fase realizzativa, con l’obiettivo di consegnare ai padovani il prima possibile questo nuovo prezioso spazio cittadino».

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