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Serie di furti in città, l'Ascom tuona: "Così non si può andare avanti"

Il presidente Patrizio Bertin si sfoga dopo le 'spaccate' a Baessato e Caffé Pedrocchi: "Non è possibile che ogni mattina ci si chieda 'dove' sarà avvenuto il furto notturno"

Domenica notte è toccato a Baessato (foto h222.it). Tra il 20 e il 21 agosto al Caffé Pedrocchi. E prima ancora ad altri esercizi in via San Fermo ed in Galleria Borromeo, ovvero in pieno centro storico: i furti si susseguono a Padova. E Ascom Confcommercio tuona: "Così non si può andare avanti".

"Ormai siamo all'assuefazione"

Patrizio Bertin, presidente dell'associazione, è un fiume in piena: "Non è possibile che ogni mattina ci si chieda 'dove' è avvenuta la spaccata notturna. Già sarebbe grave doversi chiedere 'se' è avvenuta, ma ormai siamo quasi all'assuefazione e questo non è accettabile. Una città come la nostra, che vuole diventare una capitale del turismo e che è una capitale del commercio, non può permettersi che sui media e sui social la sua immagine venga costantemente abbinata ai furti. Purtroppo adesso sono vaste aree del centro ad essere interessate, ma io voglio ricordare che anche i quartieri, che magari fanno meno notizia, sono soggetti a fenomeni malavitosi che vanno stroncati".

"Serve la certezza della pena"

Ovvia la richiesta di maggiori controlli e di un incontro, al rientro dalle ferie, tra categorie economiche ed istituzioni deputate alla sicurezza, ma il dito di Bertin punta dritto alle norme: "Le forze dell'ordine - conclude Bertin - vanno tutte indistintamente ringraziate per il grande lavoro che svolgono con abnegazione. Il problema, semmai, è a monte: la certezza della pena non esiste e una denuncia a piede libero o un divieto di ritorno in città non preoccupa chi fa del proprio status di malavitoso una ragione di vita".

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