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Il progetto Giardini comuni, dove arte e riqualificazione si incontrano

A Padova l’area interessata è stata quella compresa tra la atazione ferroviaria, piazza De Gasperi e piazza Gasparotto, da tempo interessata da interventi pubblici di riqualificazione e rigenerazione

Alla fine del 2019, l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) pubblicava “Sinergie”, un avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di gemellaggio per lo sviluppo e la diffusione di interventi di innovazione sociale giovanile. “Giardini comuni” è stata la risposta progettata dal Comune di Padova in collaborazione con il Comune di Ferrara per proporre interventi su aree urbane peculiari per gli aspetti urbanistici, demografici, economici e sociali ma accomunate dalle dimensioni e caratteristiche simili tra le due città: le aree contigue alle rispettive stazioni ferroviarie. 

I Giardini comuni

A Padova l’area interessata è stata quella compresa tra la stazione ferroviaria, piazza De Gasperi e piazza Gasparotto, da tempo interessata da interventi pubblici di riqualificazione e rigenerazione. «Giardini comuni ha tratto ispirazione dalle reali necessità della città, si è sviluppato grazie a un coordinamento efficace e si è realizzato attraverso la collaborazione e la nascita di reti territoriali, sull’impulso di una sinergia tra due pubbliche amministrazioni - ha detto il vicesindaco Andrea Micalizzi - È la dimostrazione, come Anci ha sostenuto, che solo con il lavoro comune di amministrazione e cittadinanza, di istituzioni e terzo settore si possono raggiungere importanti risultati, in grado di far convivere innovazione, sostenibilità e partecipazione a ogni livello». La progettazione partecipata ha rappresentato lo strumento nell’orientamento delle azioni intraprese: una fase di lavoro, avviata nel dicembre 2020, che ha permesso di coordinare e mettere a sistema sinergie, collaborazioni, metodologie e strumenti in un processo volto alla riqualificazione urbana, sociale, culturale e economica dell’area. Il primo risultato è stato NODI – Manifesto d’Amore, un festival diffuso nell’area urbana della stazione. Gli spazi attivati sono stati vissuti come ecosistema laboratoriale e formativo nel quale giovani, artisti, cittadini e passanti, studiosi e professionisti sono stati coinvolti con una programmazione di talk, spettacoli dal vivo, musica live, cinema ed esperienze di arte pubblica. Tra i risultati dei processi attivati da “Giardini comuni”, merita una nota a sé quello che interessa la sala polivalente “Diego Valeri”. Lo spazio sottoutilizzato è soggetto a una riattivazione, in termini di percezione visiva e identitaria; un’azione che concorre al miglioramento della dimensione sociale, culturale e aggregativa della zona. “Giardini comuni” ha coinvolto dieci partner padovani, Associazione Mimosa ODV, Equality Cooperativa Sociale, Associazione Nadir, Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Padova, CNA Padova, Associazione Culturale Tech Station, IIS “G. Valle”, Fondazione Centro Universitario Padovano, Pst Galileo Visionary District, Associazione Officine Arte Teatro.

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