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Padova, un'impresa su cinque è gestita da donne: i dati della Camera di Commercio

I settori a maggior presenza femminile sono quelli del commercio (25%), dei servizi alla persona (20,7%) e dell’agricoltura (14,6%): più consistente la componente femminile nelle libere professioni, che vedono le donne rappresentare il 30,5% degli iscritti

Le imprese femminili attive in provincia di Padova a fine 2023 sono 17.700, pari a poco meno
del 21% del totale. In termini percentuali il loro peso sul tessuto complessivo resta invariato rispetto al 2022,
anche se il numero assoluto fa registrare una leggera flessione (-0,2%). I settori a maggior presenza femminile sono quelli del commercio (25%), dei servizi alla persona (20,7%) e dell’agricoltura (14,6%). Più consistente la componente femminile nelle libere professioni, che vedono le donne rappresentare il 30,5% degli iscritti agli ordini. In particolare, tra consulenti del lavoro e avvocati la quota femminile supera la metà del totale (52%). In totale, le donne professioniste tra gli Albi presi in considerazione dall'indagine sono 4.300.

8 marzo

In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, la Camera di Commercio, il Comitato
Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Padova e il
Coordinamento Pari Opportunità Interprofessionale di Padova accendono i riflettori sullo stato
dell’imprenditoria e della libera professione femminile. Per farlo, oltre ai dati estratti dal Registro Imprese, si
sono analizzati quelli disponibili negli albi di undici ordini professionali di area tecnico economico giuridica
(agronomi, architetti, avvocati, chimici, fisici, dottori commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro,
geologi, geometri, ingegneri, notai e periti agrari).

Antonio Santocono

«Le imprese femminili nel Padovano restano numericamente stabili - commenta Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova - nonostante anni difficili per l’intero tessuto economico, e con dati in linea con la media regionale. Ci sono segnali incoraggianti, come la forte presenza di donne, in particolare giovani, tra le libere professioni. Ma tra gli amministratori di società la componente femminile è ancora bassa. Molto è stato fatto e molto resta ancora da fare: ecco perché come Camera di Commercio abbiamo attivato diverse iniziative volte a far crescere la quota di imprese guidate da donne, favorendone lo sviluppo anche nei settori in cui sono tradizionalmente meno rappresentate. Dobbiamo proseguire su questa strada».

Donne

Un tasso di attività gestite da donne che resta dunque invariato rispetto a quello del 2022, anche se la
flessione nel numero assoluto (-0,2%) ha le sue motivazioni nelle dinamiche economiche particolarmente
avverse. Osservando un periodo più lungo, emerge comunque un calo in termini assoluti (-0,3% rispetto al
2018), ma un aumento del tasso di femminilità, che cresce di poco meno di un punto percentuale. Una
variazione timida e per lo più legata alle performance negative delle attività maschili, calate del 4% nel
quinquennio. Crescono le imprese gestite da donne in alcuni settori specifici: nei servizi (+2,3% per quelli alle
persone, +1,5% per quelli alle imprese) e nelle attività immobiliari (2,1%). In negativo l’agricoltura (-3,7%) e
l’industria (-2,2%). Nel campo delle libere professioni, vi è una differenziazione a seconda del tipo di attività professionale esercitata. Se per consulenti del lavoro e avvocati, come sottolineato, la parità di iscrizioni all’albo è già raggiunta, per le aree più tecniche la presenza femminile è meno consistente, raggiungendo casi limite tra i periti agrari (4,5%), i geometri (13%) e gli ingegneri (14%). Analizzando poi le fasce d’età, si osserva una parità maggiore nella fascia dei professionisti più giovani (tra i 25 e i 34 anni le professioniste sono il 41%), che va ad attenuarsi al crescere dell’anzianità (nella fascia 65+ appena l’11,7% è donna). Se il dato sulle seconde si giustifica col fatto che solo di recente sono cresciute in modo paritario le opportunità offerte, per le fasce di primo accesso alla libera professione (25-34 anni) è evidente il calo delle nuove iscrizioni agli ordini professionali avvenuto trasversalmente per tutti negli ultimi anni.

Lezione-spettacolo

Proprio per riflettere insieme sul diritto delle donne ad autodeterminarsi e sui modelli di leadership al femminile la Camera di Commercio di Padova e il Comitato per l’imprenditoria femminile propongono un evento dedicato ad una figura che ha inciso profondamente nel panorama culturale e politico dell’Ottocento, ma il cui nome in genere non compare nei libri di storia. Giovedì 7 marzo, alla vigilia della Giornata internazionale delle donne, si terrà infatti la lezione-spettacolo dal titolo “Facciamo rete... con Adelaide”, evento gratuito aperto a tutti, previa registrazione online sul sito a questo link. L’evento, che prenderà il via alle ore 16 nella Sala Convegni della sede della Camera di Commercio in Piazza dell’Insurrezione 1/A, mette al centro la figura di Adelaide Ristori, attrice, imprenditrice e patriota, protagonista del monologo di Giulia Cailotto, attrice e formatrice in teatro d’impresa, accompagnata dalle musiche di Simone Campa. Lo spettacolo, realizzato con il supporto di t2i trasferimento tecnologico e innovazione, rientra nel progetto “Competenze per le imprese: orientare e formare i giovani per il mondo del lavoro”, promosso da Unioncamere Veneto, finanziato attraverso il Fondo Perequativo delle Camere di Commercio 2021-2022.

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