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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Un nuovo impianto idrovoro a servizio di un territorio di 6.500 ettari: l'inaugurazione

Il completamento dell’opera permetterà di aumentare la portata d’acqua che può essere sollevata e immessa nel fiume Brenta da 5 a 11 metri cubi al secondo, a beneficio di un bacino che ricade nel territorio di 8 Comuni

«Riuscire a dare sicurezza ai nostri cittadini, credo sia l’obiettivo più alto che un amministratore possa desiderare»: con queste parole l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, con delega alla legge speciale per Venezia, Roberto Marcato, ha sottolineato la soddisfazione per il completamento del nuovo impianto idrovoro Altipiano, che questa mattina è stato inaugurato in Via delle Muneghe, a Codevigo.

Impianto idrovoro

Un’opera che consentirà di aumentare notevolmente la sicurezza idraulica di un territorio di 6.500 ettari, con una gestione più flessibile degli invasi e del recapito finale delle acque con finalità irrigue e ambientali. Il costo complessivo dell’impianto è di 5.266.000 euro di cui 2.500.000 euro con un finanziamento assegnato dalla Regione del Veneto a valere sui fondi della Legge Speciale per Venezia e 2.766.000 euro finanziati dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche. Il completamento dell’opera permetterà di aumentare la portata d’acqua che può essere sollevata e immessa nel fiume Brenta da 5 a 11 metri cubi al secondo, a beneficio di un bacino che ricade nel territorio di 8 Comuni: Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Codevigo, Correzzola, Piove di Sacco, Polverara e Pontelongo. «Se siamo riusciti a raggiungere questi risultati - ha aggiunto l’assessore - è perché possiamo contare su uomini e donne straordinari. Sappiamo quanto possa essere farraginosa la burocrazia in questo Paese, ma quando c’è la volontà, i successi arrivano, grazie anche a un ottimo lavoro di squadra con gli amministratori locali e tutti i soggetti coinvolti, che ringrazio. La Legge speciale per Venezia ha due obiettivi: la sicurezza del territorio e la sicurezza ambientale della Laguna di Venezia, che è un ecosistema fragilissimo. Per questo sottolineo l’urgenza che venga rifinanziata. È dal 2011 che non arrivano fondi: una situazione inaccettabile il dover elemosinare risorse, visto inoltre che il Veneto, insieme a Lombardia ed Emilia Romagna, fa il 50% del PIL del nostro Paese. Abbiamo scritto a tutti i Governi che dal 2011 si sono susseguiti e non abbiamo ancora avuto risposte. Meritiamo un’attenzione maggiore». All’appuntamento hanno preso parte anche Francesco Cazzaro, Presidente di ANBI Veneto; Paolo Ferraresso, Presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione; Francesco Veronese, Direttore del Consorzio di bonifica Bacchiglione; Ettore Lazzaro, Sindaco del Comune di Codevigo, oltre al consigliere regionale Marco Dolfin.

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