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L'80% degli inquilini paga in ritardo le rate condominiali, gli amministratori: «Lavoro diventato pericoloso»

Anaci denuncia uno stato difficile della loro professione. Il 30% non paga proprio e spesso fa causa. Spesso però si tratta anche di tariffe che sfiorano le 300 euro mensili

L'80% dei residenti paga in ritardo le rate condominiali. Orami è diventaata una consuetudine, stando ai raccnti degli amministratori di Anaci, anche se bisogna tener conto che a volte si parla di pagamenti che sfiornao anche i 300 euro al mese. Quasi quanto un affitto. E c’è poi un 30% degli inquilini padovani che quella rata non la pagano proprio e finiscono in causa con la stessa amministrazione condominiale. «Ogni caso è a sé stante - spiega Filippo Sartori, presidente dei giovani amministratori di Anaci Padova - ci sono storie come quelle di anziani in leggero ritardo sul versamento e a cui basta un sollecito in assemblea per ottenere la quota. Ma ci sono anche casi di persone che non solo non pagano da anni, ma cercano di intralciare anche il lavoro degli amministratori per ritardare azioni nei loro confronti».

Il lavoro degli amministratori

«In un anno, ogni amministratore di condominio può arrivare a vedersi coinvolto anche in venti cause - spiega Eleonora Tosato, anche lei amministratrice di condomino in quota giovani di Anaci - .Se un condomino o una persona in condominio, anche solo di passeggio, subisce un danno, si va a guardare l’origine del danno. E se la causa del danno è condominiale, si tenterà di rifarsi sul condominio: a quel punto a risponderne sarà l’ amministratore». Unn lavoro che quindi nel tempo è diventato pericoloso: «Come amministratori dobbiamo essere preparati mentalmente e tutelarci. Anche per questo - continua il presidente Sartori - siamo costretti comunque a fare i controlli per verificare che tutto sia in ordine: la responsabilità di ciascuno è strettamente collegata alle verifiche».

L'escamotage

Negli ultimi anni però c’è però stata una forte riduzione delle azioni contro i gestori dei condomini perché gli stessi amministratori sono sempre più preparati a gestire situazioni critiche. «Il consiglio che diamo sempre agli amministratori è quello di far approvare tutto in assemblea e mettere ogni decisione a verbale - dice Tosato - Un amministratore preparato è una garanzia per lo stesso palazzo, anche se siamo a conoscenza di realtà in cui gli stessi inquilini hanno preferito pagare meno per avere amministratori meno informati».

Superbonus 110%

Tra le grane con cui i professionisti di Anaci (94 in tutta la città che amministrano circa l’80% dei 2.836 condomini di Padova) hanno dovuto confrontarsi c’è la questione del Superbonus al 110%. «Solo l’1% dei condomini di Padova ha chiesto di accedere al Superbonus, ed è un dato che rispecchia l’andamento nazionale. All’interno di questo dato ci sono varie realtà. Ma - conclude Sartori - gli avvocati che ci seguono ci dicono che hanno le scrivanie piene di cause legate al 110 per cento, sia per lavori fatti male sia per lavori promessi e poi mai realizzati»

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