rotate-mobile
Attualità Teolo / Via Trespole

Legge sui parchi regionali, Coldiretti Padova: "Vogliamo un nostro rappresentante in cda"

Ad avanzare la richiesta è il neo presidente Massimo Bressan: "Segnerebbe una svolta nella gestione rispetto al passato, in cui il settore agricolo era solo spettatore"

Uno può bastare. Il progetto di legge sui Parchi veneti approda in Consiglio Regionale dopo il via libera in seconda commissione, e Coldiretti Padova ribadisce con fermezza la necessità di un riconoscimento del ruolo dell’agricoltura nella gestione dei parchi e nei consigli di amministrazione con la presenza di diritto di un rappresentante del settore primario indicato dalle organizzazioni maggiormente rappresentative.

"Bisogna affrontare i reali problemi del Parco Colli"

Per questo Coldiretti Padova chiede al Consiglio Regionale di proporre uno specifico emendamento. E lo fa per bocca del presidente Massimo Bressan: "Si tratta di un passo importante che oltre a dare una responsabilità all’agricoltura segnerebbe una svolta nella gestione rispetto al passato, in cui il settore agricolo era solo spettatore subendo più che altro i vincoli pur rappresentando l'elemento principale di valorizzazione della biodiversità e dell'affermazione sociale delle comunità. Prendiamo ad esempio i nostri Colli Euganei: chi meglio degli agricoltori conosce quell’area, chi meglio di loro vive quotidianamente a stretto contatto con un ambiente fragile e prezioso, da valorizzare e da tutelare allo stesso tempo? Non dimentichiamoci poi della necessità di affrontare i problemi reali del Parco, a partire proprio dalla presenza dei cinghiali, da anni una vera e propria emergenza che mette a rischio l’ambiente e l’agricoltura stessa”.

"Veneto banco di prova"

“Per queste ragioni Coldiretti - aggiunge il direttore Giovanni Roncalli - chiede a tutti i consiglieri che saranno chiamati a votare il testo legislativo di dare concretezza alla richiesta attraverso emendamenti per una battaglia di civiltà. Non si può non stigmatizzare che solo per il Parco della Lessinia vi sia un referente dei proprietari terrieri indicato dalla rispettiva associazione. È una disposizione che, oltre a presentare elementi di incostituzionalità, mortifica il ruolo di chi veramente è agricoltore, perché fa riferimento ai concetti quali appunto la proprietà del fondo, che dopo la riforma dei patti agrari, si pensavano superati. In questo quadro i parchi debbono diventare luoghi di eccellenza dove sperimentare nuove e più avanzate forme di politica agro-ambientale. Proprio il Veneto potrebbe essere un banco di prova per un dialogo possibile tra amministratori e produttori che con metodi tradizionali e rispettosi degli equilibri mantengono vivi aspetti economici, storici e culturali”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Legge sui parchi regionali, Coldiretti Padova: "Vogliamo un nostro rappresentante in cda"

PadovaOggi è in caricamento