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Contrasto alla povertà, parte da Padova il percorso di attuazione del piano regionale

La presentazione è in programma giovedì 13 dicembre al centro culturale San Gaetano e verrà fatta dall’assessore regionale Manuela Lanzarin: «Il piano veneto potrà arrivare a mettere in movimento risorse complessive per quasi 100 milioni di euro»

Parte da Padova il percorso di attuazione del piano regionale di contrasto alla povertà e all’esclusone sociale: giovedì 13 dicembre al centro culturale San Gaetano, l’assessore regionale Manuela Lanzarin presenterà il piano (ore 9-13) e darà il via alla costituzione del nucleo operativo e delle reti territoriali tra Comuni del territorio, istituzioni, associazioni, assistenti sociali e volontariato che costituiscono l’”infrastruttura” degli interventi volti a superare indigenza e marginalità sociale.

L'incontro

All’incontro, che prevede la sottoscrizione del protocollo di intesa tra tutti gli enti attuatori su metodo e interventi condivisi, interverranno Elisa Casson della Direzione sociale della Regione Veneto, Luciano Gallo, direttore dell’unità territoriale Dolomiti e Valli Friulane ed esperto di gestione associata dei servizi, i Comuni capofila dei tre ambiti territoriali euganei (corrispondenti ai territori delle ex Ulss), il direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, il coordinatore reginale dell’Alleanza contro la povertà Cristian Rosteghin, Giuliana Ballarini dell’Inps e la presidente regionale dell’Ordine degli Assistenti sociali, Mirella Zambello. Spiega l'assessore Lanzarin: «Il piano veneto di contrasto alla povertà ha una dote finanziaria di 13.2 milioni di euro dedicata al Rei (reddito di inclusione) e di 1.3 milioni di euro per i senza dimora. Il punto di forza del piano sta nella mappatura locale dei bisogni e delle risorse e nella messa in rete di pubblico e privato, attraverso la costituzione di nuclei operativi d’ambito (Noa) che dovranno assumere la regìa degli interventi di sostegno e contrasto alla povertà, secondo una logica integrata di presa in carico delle persone e dei nuclei familiari. Grazie alla sinergia tra politiche per la casa, interventi per l’infanzia, fondi per l’occupazione e iniziative per il recupero degli sprechi alimentari, il piano regionale potrà arrivare a mettere in movimento risorse complessive per quasi 100 milioni di euro».

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