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La "medicina a distanza" a sostegno degli stomizzati: il progetto dell'Ulss 6 Euganea

Gestione da remoto dei pazienti stomizzati: l’Ulss 6 Euganea investe in medicina di prossimità e lo fa aderendo a S.O.S. Smart Ostomy Support, il progetto innovativo per promuovere la salute e il benessere dei pazienti cronici, stomizzati, incontinenti o ricanalizzati, proposto dalla F.A.I.S. onlus (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati)

Gestione da remoto dei pazienti stomizzati: l’Ulss 6 Euganea investe in medicina di prossimità e lo fa aderendo a Sos Smart Ostomy Support, il progetto innovativo per promuovere la salute e il benessere dei pazienti cronici, stomizzati, incontinenti o ricanalizzati, proposto dalla Fais Onlus (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati).

Il progetto

Il progetto, che sperimenta una modalità di approccio del tutto innovativa, è stato presentato a Roma nella sede del Ministero della Salute dove sono stati firmati i primi protocolli d’intesa tra la Fais e le tre realtà sanitarie scelte per la sperimentazione: l’Ulss 6 Euganea, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli “Fondazione Pascale” e Fondazione Poliambulanza di Brescia. A livello aziendale, tra Padova e provincia, sono 1.400 i pazienti stomizzati (circa 250 nuovi accessi all’anno), nel territorio sono presenti 5 ambulatori specifici. Spiega Domenico Scibetta, direttore generale dell'Ulss 6 che ha siglato l’intesa con la Fais: «L’innovazione la poniamo a servizio dei più fragili: abbiamo aderito con entusiasmo alla richiesta di partecipare alla sperimentazione a beneficio dei nostri pazienti stomizzati perché coerente con i progetti di sviluppo di medicina di prossimità, che mette il paziente nelle condizioni di veder garantita, anche in remoto, una forma di assistenza accessibile a tutti. La medicina di prossimità rientra tra i nostri obiettivi aziendali e il progetto Sos risponde appieno ai modelli di sviluppo della Regione del Veneto”.

Smart Ostomy Support

Smart Ostomy Support è dunque una iniziativa sperimentale per l’assistenza a distanza dei pazienti cronici portatori di stomia ed ex stomizzati in fase riabilitativa. Al modello di cura tradizionale, basato sull’interazione in presenza tra paziente e infermiere stomaterapista, S.O.S. affianca la possibilità di “consulenze virtuali” e di una modalità di relazione e informazione innovativa grazie alla telemedicina o “connected care” che consente di fornire assistenza a distanza a persone che hanno subito il confezionamento di una stomia. Premiato come miglior progetto italiano di “connect care” al Forum PA Sanità nella categoria “Associazioni no profit” nell’ottobre scorso nella Capitale, il progetto prevede l’utilizzo di una apposita app, per la formazione pre e post intervento e per monitorare l’aderenza terapeutica. Il personale coinvolto nella sperimentazione non dovrà necessariamente lavorare da uno studio medico o da un ospedale, ma potrà assistere i pazienti anche da luoghi diversi in modalità smart working (es. la propria abitazione). L’applicazione sarà fruibile da smartphone e/o tablet. La soluzione progettuale ideata non sostituisce l’attuale modello di assistenza, ma lo integra e lo migliora, strizzando anche l’occhio all’ambiente per via dei minori spostamenti e nel risparmio di emissioni inquinanti. Grazie al partenariato con l’Enea sarà possibile valutare anche l’impatto ambientale del progetto in  termini di risparmio energetico.

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