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"Regina di cuori": l'Ulss 6 Euganea monitora oltre 4.000 pacemaker a distanza

2.379 sono monitorati da remoto grazie a una sorta di “ambulatorio virtuale” attivo h24, e altri 1.761 verranno presto arruolati essendo potenzialmente monitorabili a distanza, per un risparmio complessivo di oltre 105mila chilometri e 42mila ore perse per gli spostamenti in ambulatorio

I controlli? Non devono per forza essere compiuti in ospedale. È il caso dei pazienti portatori di pacemaker o defibrillatori che, tra Padova e provincia, vengono monitorati a distanza, per un risparmio complessivo di oltre 105mila chilometri e 42mila ore perse per gli spostamenti in ambulatorio. Da una parte la grande comodità per gli assistiti, dall’altra la sicurezza di un monitoraggio h24.

I dati

E il prossimo passo sarà la creazione di una centrale unica: a darne notizia è l'Ulss 6 Euganea. Che aggiunge: "Le nostre cardiologie seguono 6.830 portatori di dispositivi impiantabili (numero notevolmente aumentato negli ultimi anni, sia per l’invecchiamento della popolazione sia per le nuove evidenze cliniche, con carichi di lavoro molto importanti per effettuare i dovuti, periodici controlli): di questi, 2.379 sono monitorati da remoto grazie a una sorta di 'ambulatorio virtuale' attivo h24, e altri 1.761 verranno presto arruolati essendo potenzialmente monitorabili a distanza. Dunque oltre 4mila pazienti ci sono ma 'non si vedono'. I vantaggi: controlli più sicuri e puntuali, maggiore comodità per gli assistiti, crollo degli spostamenti, meno benzina e meno smog, non si deve fare affidamento su parenti e accompagnatori. E si riducono le liste d’attesa per gli altri 'cuori' che richiedono attenzione clinica, stavolta fisica, di persona".

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