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Cosa significano quei dodici "morti" avvolti dai teli bianchi in piazzale stazione?

Abbiamo incontrato Dodicianni, l’artista della discussa installazione "Il peso delle parole" all'esterno dell'ingresso della stazione ferroviaria di Padova

Dodici teli bianchi che avvolgono altrettanti corpi. È quanto si sono trovati davanti nella mattianata di mercoledì 26 giugno i pendolari e i viaggiatori diretti in stazione per prendere il treno. L'installazione è dell'artista Andrea Dodicianni realizzata grazie ad avvocato di Strada Onlus - Padova, come è spiegato sulla pagina Facebook di Coalizione Civica.

«Cosa ne pensate dei rifugiati?»

Un modo per contrastare questo linguaggio violento facendo sentire le persone che son a favore dell’accoglienza meno sole. Le frasi davanti a quelli che simboleggiano i rifugiati morti in mare sono le risposte che l’artista Andrea Dodicianni ha raccolto nei giorni scorsi. Andando tra i padovani, fingendosi giornalista, alla domanda «Cosa ne pensate dei rifugiati?» le risposte, in alcuni casi, sono agghiaccianti e spesso chi afferma come Fabio, 23enne, «Per me loro possono anche annegare tutti», si sente legittimato a farlo.

Lo scopo

Una società che non è sempre d’accordo con tutto questo, con questo linguaggio violento, hate speech, ed ecco che l’installazione "Il peso delle parole" nel piazzale della stazione ha sì lo scopo di sensibilizzare le persone, ma vuole anche essere un modo per dire a tutti coloro che non la pensano come gli intervistati che non si è soli.

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