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Polemica di Natale, Donazzan: «Siamo in Italia, con campanili, chiese e via dedicate ai santi»

L'assessora all'istruzione della Regione accusa le maestre che hanno scelto di non nominare Gesù nelle canzoni della recita natalizia

«Quale errore di valutazione porta delle insegnanti a comportarsi così? Un insegnante non può fare errori così grossolani. Il Natale è certamente una festa religiosa, ma coinvolge l’intera civiltà occidentale, nei i tempi della vita e nei tempi della scuola, per i quali, non a caso, nel calendario scolastico ci sono le vacanze legate al periodo del Santo Natale». L’assessore all’Istruzione della Regione del Veneto Elena Donazzan commenta così, indignata, dopo quanto avvenuto alla scuola primaria "Edmondo De Amicis" di Agna, in provincia di Padova, dove le insegnanti hanno cambiato i testi natalizi della recita dei bambini togliendo il nome di Gesù, la Natività, i riferimenti cristiani. 

Le parole dell'assessora di Fratelli d'Italia

«Cancellare il senso del Natale significa negare i principi della nostra cultura e della nostra civiltà che vanno trasmessi ai bambini - prosegue Donazzan - .E' importante costruire il senso di appartenenza ad entrambe, perché dentro la cultura italiana vi è il progetto di vita, vita personale e della comunità. Il Natale è parte della vita della comunità civile, negare il Natale è un grande errore di valutazione. L’idea di offendere altre religioni è folle. I bambini di famiglie che professano un’altra religione sanno benissimo chi è Cristo, sanno che siamo in Italia, sanno che il calendario scolastico e la nostra cultura sono fatti di cristianità, di campanili e chiese, di vie dedicate a Santi. Se vogliamo davvero favorire l’inclusione, accompagnando tutti i bambini dentro una comunità, allora dobbiamo far conoscere la cultura su cui la nostra comunità si poggia». 

L'invito

«Invito a prendere spunto da altri insegnanti che, ad esempio, in una scuola di Murano hanno chiesto una liberatoria alle famiglie islamiche comunicando che durante le ore scolastiche i bambini sarebbero andati a cantare in Chiesa canzoni di Natale con i riferimenti a Gesù. Nessuna famiglia islamica si è sentita offesa e tutte hanno firmato».

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