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Chiesetta Valmarana, un tesoro riscoperto

Torna alla vita un piccolo gioiello di architettura di inizio secolo. Il percorso di recupero e valorizzazione della chiesetta è cominciato con l'insediamento dell'attuale giunta, grazie all'interessamento dell'assessore alla Cultura e al Patrimonio Flora Tibò

Torna alla vita un piccolo gioiello di architettura di inizio secolo. Le origini della chiesetta attigua al corpo principale di Villa Grimani Valmarana sono legate alla storia della Pia Fondazione Elena Vendramin Calergi, vedova Valmarana. La nobildonna veneziana, dopo la morte avvenuta nel 1894, lasciò con testamento a favore dei sordomuti questa meravigliosa villa veneta, oggi tra gli edifici simbolo di Noventa Padovana, con il vincolo di realizzarvi un Istituto "per ricovero, mantenimento, istruzione ed educazione delle sordomute povere del Comune medesimo e dei Comuni della Provincia di Venezia”. Il 25 novembre 1909, in adempimento alle ultime volontà della Contessa, iniziò l’attività della scuola per sordomute, con l'arrivo di circa 40 bambine accompagnate dalle loro maestre, tutte suore della congregazione “Figlie della Carità”, fondata da Maddalena di Canossa. Fu per loro volontà che venne costruita la chiesetta, riprendendo un'antica tradizione che vedeva le cappelle di famiglia sorgere nei pressi delle residenze nobiliari. Cessata la sua funzione di culto e col passaggio della proprietà della villa al Comune di Noventa, cadde l'interesse per questo manufatto, negli ultimi decenni ridotto a magazzino e utilizzato come deposito di cianfrusaglie dalle passate amministrazioni comunali. 

Fondamentale per la rinascita l'interessamento della nuova giunta

La rinascita

Il percorso di recupero e valorizzazione della chiesetta è cominciato con l'insediamento dell'attuale giunta, grazie all'interessamento dell'assessore alla Cultura e al Patrimonio Flora Tibò. «Si tratta di un percorso ancora agli inizi – spiega – per il momento abbiamo effettuato dei sopralluoghi per accertare le condizioni di sicurezza, liberato l'interno da tutto il ciarpame e affidato l'incarico per alcune verifiche tecniche sull'immobile. Una prima apertura al pubblico è stata possibile in occasione della kermesse "Harpissima", andata in scena lo scorso marzo, quando la cappella ha fatto da quinta a due suggestivi concerti per arpe. Un riuscitissimo esperimento che ci ha convinti di essere sulla strada giusta, rafforzando il nostro intento di valorizzare questo tesoro ritrovato, anche con l'aiuto di partner prestigiosi come l'Istituto Regionale Ville Venete e l'OGD 'Riviera del Brenta e Terra dei Tiepolo».

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