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A due mesi dall'omicidio di Giulia, Gino torna al lavoro

Gino Cecchettin torna al lavoro. Per comunicarlo ha scelto la piattaforma social Linkedin, in cui in poche righe da la notizia a clienti, fornitori, colleghi e amici

Gino Cecchettin torna al lavoro. Per comunicarlo ha scelto la piattaforma social Linkedin, in cui in poche righe da la notizia a clienti, fornitori, colleghi e amici. E lo fa nel suo stile, con garbo, pesando e scegliendo le parole. Sono passati due mesi dall'omicidio della figlia 22enne Giulia Cecchettin. Lo aveva spiegato durante una intervista di Federica Sciarelli che non sapeva quando, ma l'intenzione era quella di tornare al suo posto di lavoro. Così oggi ha innanzi tutto ringraziato per la partecipazione, la vicinanza e l'affetto dimostratigli da quando per lui e la sua famiglia è cominciata questa tragedia. Di Giulia dall'11 novembre non si più avuta notizia fino a quando, una settimana dopo il martoriato e senza vita è stato rinvenuto lungo un canalone del lago di Barcis, in Valcellina. A ucciderla l'ex dal quale si era lasciata in agosto, Filippo Turetta, ora detenuto nel carcere di Montorio a Verona.

Le settimane dopo, oltre all'indicibile dolore causati dalla violenta e tragica perdita ci sono state anche tante polemiche, spesso ingiustificate e in altri casi che hanno oltrepassato il cattivo gusto, verso questa famiglia. C'è stato però anche, se non soprattutto, tanto calore dovuto dalla partecipazione dell'intero paese a questo calvario. Probabilmente anche per questo Gino Cecchettin ha deciso di rivolgersi a dei professionisti per gestire i rischi di una esposizione mediatica come quella che ancora sta avendo questa vicenda, che appassiona. Gino si è esposto, anche a difesa dell'altra figlia, Elena, la quale ha subito attacchi e critiche per aver detto la sua sulla morte della sorella. Affidarsi alla londinese 'Andrew Nurnberg, importante agenzia di comunicazione internazionale, è stata con tutta probabilità la scelta dettata dalla necessità di avere chi possa aiutare a gestire la pressione mediatica. Consapevoli che quando l'inchiesta verrà chiusa e sarà istruito un processo saranno costretti a ripercorrere momenti drammatici e che nulla sarà loro risparmiato in aula di tribunale, figuriamoci fuori.

«Colgo l’occasione di ringraziare i colleghi di 4neXt Technology Systems che hanno egregiamente portato avanti le attività aziendali anche in mia assenza», ha scritto Gino nel post. «Le vostre parole e il vostro affetto sono molto importanti, un aiuto per elaborare la perdita di mia figlia Giulia. Oggi, con il cuore ancora pesante ma con nuova determinazione, ci tengo a confermare, come avevo anticipato, il mio ritorno al lavoro». Gino Cecchettin aveva già, proprio nella occasione a cui facevamo riferimento prima, spiegato che ciò che fa, il suo lavoro nell'azienda informatica, è anche la sua passione. Tantissimi i commenti al suo post di amici e conoscenti da tutto il mondo. Per ognuno Gino ha saputo trovare delle parole, per dire ancora una volta, lui, grazie.

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