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La “Festa dea Paja” cambia format per la ricerca: pacchi alimentari per la Città della Speranza

La famiglia di Giorgio Cavinato, promotrice dell’iniziativa, ha scelto ancora una volta di destinare l’intero incasso alla ricerca sulle malattie pediatriche

Per due estati ha calamitato centinaia di persone. Quest’anno invece, a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia, si presenta con una nuova veste non meno irresistibile: la terza edizione della “Festa dea Paja” a Saletto di Vigodarzere, infatti, compirà la propria missione benefica proponendo un succulento pacco alimentare a beneficio di Fondazione Città della Speranza.

L'iniziativa

La famiglia di Giorgio Cavinato, promotrice dell’iniziativa, ha scelto ancora una volta di destinare l’intero incasso alla ricerca sulle malattie pediatriche. Dichiara Elisa Cavinato, portavoce della famiglia: «Abbiamo pensato di dare continuità alla Festa della Paja per poter donare alla ricerca pediatrica perché crediamo che sia l’unico modo per arrivare a dei risultati soddisfacenti in questo campo, così abbiamo coinvolto ancora una volta amici e conoscenti del nostro territorio che sono sensibili a questo tipo di iniziative. Siamo particolarmente grati a tutti loro perché, senza questo spirito di squadra e solidarietà, non sarebbe stato possibile arrivare all’obiettivo condiviso». Il pacco, che conta su prodotti messi a disposizione da varie aziende e sta già riscuotendo l’interesse di molte persone, contiene: un salame a km 0 prodotto dall’Azienda Agricola Corazzina Laura di Vigodarzere; 1 kg di farina tradizionale del mulino Agugiaro e Figna di Curtarolo; 1 kg di farina di granoduro per polenta bramata bianca Molino Santon di Vigonza; una borsa milleusi offerta da “Tuoteam” di Villaverla; una bottiglia da 500 ml di olio di oliva pugliese Sapio; un libro che racconta i primi 20 anni di Città della Speranza. Afferma Stefano Galvanin, presidente di Città della Speranza: «Ringraziamo la famiglia Cavinato per l’intraprendenza con cui ha pensato di rimodulare la propria iniziativa benefica, nonostante il momento storico complesso, pur di non far mancare il proprio apporto alla ricerca scientifica. Dare continuità al lavoro dei ricercatori è fondamentale per poter far sì che si possa giungere a nuove e sempre più mirate terapie per la cura dei nostri bambini e ragazzi. A tale scopo, ringraziamo anche tutte le aziende che, a vario titolo, stanno collaborando con la famiglia Cavinato per la buona riuscita del progetto». Il pacco alimentare è proposto a fronte di una donazione minima di 20 euro. Per prenotazioni, contattare Angelica (328 4815744) o Elisa (349 2855159).

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