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Parco Basso Isonzo, alla ricerca di una dimensione agricola

L'attività cominciata ieri 22 marzo ha lo scopo di potenziare le connessioni ecologiche, sostenere la biodiversità in aree agricole, ridurre i fenomeni di erosione superficiale, migliorare la qualità delle acque, aumentare la capacità di fissazione dell’anidride carbonica atmosferica

Sono entrati in azione ieri 22 marzo i trattori al Basso Isonzo a Padova, nell’area tra il Campo dei Girasoli e la casa Ex Bortolami. Si tratta di un lavoro che rientra nel percorso per la valorizzazione della dimensione agricola del parco del Basso Isonzo su una superficie di 1,8 ettari. L'attività ha lo scopo di potenziare le connessioni ecologiche, sostenere la biodiversità in aree agricole, ridurre i fenomeni di erosione superficiale, migliorare la qualità delle acque, aumentare la capacità di fissazione 
dell’anidride carbonica atmosferica e il suo immagazzinamento nel suolo, nonché riqualificare il paesaggio agrario.

I lavori

Nel dettaglio i lavori riguardano: il rifacimento delle pendenze e dei cavini (piccoli canaletti di scolo posti ai margini dei campi), la sistemazione dei fossati preesistenti e la realizzazione di una rete irrigua per gli impianti arborei previsti dal progetto e per quelli futuri. Il progetto infatti prevede la messa a dimora di alcuni elementi vegetali, sempre nella direzione della ricostruzione di un sistema agroforestale tipico del paesaggio agricolo padovano: una siepe ripariale ad ovest, lungo il confine del canale 
irriguo consorziale; una siepe arborata da integrare ad un siepe preesistente lungo la canaletta parallela a via Bainsizza; una siepe mellifera caratterizzata da specie adatte ad assicurare la disponibilità di alimenti per le api, anche in funzione di una futura installazione di arnie a scopo didattico. Va evidenziato che la cosiddetta “sistemazione a cavino” che si sta realizzando, detta anche “alla padovana”, è una tradizionale sistemazione idraulico-agraria del terreno in uso nella pianura veneta. Inoltre, le rive campestri esistenti, adiacenti agli appezzamenti agricoli, saranno oggetto di un intervento specifico, con potatura delle piante esistenti e la ricostruzione delle rive stesse, dove la vegetazione risulta mancante. Dopo questi lavori, il Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana programmerà interventi successivi tesi al completamento funzionale degli spazi del parco del Basso Isonzo mediante la ricostruzione dell’assetto agricolo dei campi, il controllo degli accessi all’area e la sistemazione dei vialetti interni in vista della futura sistemazione di Casa Bortolami, destinata a diventare, nelle intenzioni dell’Amministrazione, una fattoria urbana fulcro di un più ampio sistema di agricoltura di prossimità della città di Padova. Nell’area oggetto di intervento sono stati apposti dei cartelli che illustrano le metrologie utilizzate e i lavori in corso. 

Un progetto nel quale l'amministrazione comunale crede ad occhi chiusi

Il commento

L’assessore al Verde Antonio Bressa ha riferito: «Un’area di ben due ettari e mezzo dove a termine dei lavori potranno essere estese le coltivazioni biologiche. Con questo intervento, unito ai 3 ettari che abbiamo ottenuto da Aspiag, avremo ben 12 ettari di proprietà comunale destinati a sviluppare l’idea di Parco Agricolo. Presto un incontro aperto ai cittadini con tutti gli attori che stanno lavorando su questo progetto perché ormai i tasselli del masterplan di realizzazione del parco agropaesaggistico ci sono tutti, siamo ad un punto avanzato del lavoro e dobbiamo fare il punto per capire insieme gli sviluppi futuri». In questi giorni si stanno completando anche alcuni interventi di sistemazione nell’area del Campo dei Girasoli, per preparare il parco in vista delle tante attività che si svolgeranno in primavera e estate a partire dal mese di maggio. Grazie ai gestori, in attesa di poter effettuare la semina nei prossimi mesi autunnali, per questa primavera il campo diventerà un giardino fiorito per favorire l’impollinazione.

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