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Martedì, 30 Aprile 2024
Attualità

Primi caldi? Scatta il monitoraggio delle zanzare "dormienti"

Primi sopralluoghi da parte di personale specializzato nei sotterranei della Cappella degli Scrovegni, dei Musei Eremitani, del Palazzo della Ragione, nelle cantine di Palazzo Moroni, presso il Ponte San Lorenzo. Obiettivo, contrastare la west nile

I primi sprazzi di primavera fanno tornare d'attualità le tematiche legate alle zanzare. Ieri, 17 marzo, tecnici del comune di Padova, Ulss 6 e Istituto Zooprofilattico hanno svolto un sopralluogo in alcune zone sensibili della città per individuare zanzare “dormienti” da analizzare. La squadra si è recata in luoghi pubblici che presentano le caratteristiche adatte per l’inverno delle zanzare, ovvero luoghi bui, umidi e sotterranei, accompagnata dai tecnici del settore Cultura e del settore Ambiente del comune di Padova, oltre che dalla dirigente del settore Ambiente Laura Salvatore.  

Gli accertamenti

Sono stati realizzati sopralluoghi nei sotterranei della Cappella degli Scrovegni, dei Musei Eremitani, del Palazzo della Ragione, nelle cantine di Palazzo Moroni, presso il Ponte San Lorenzo. La prossima settimana verranno analizzati anche alcuni bastioni come il Bastione Alicorno, il Bastione Appiani e San Massimo. La squadra, grazie ad uno strumento aspiratore, ha raccolto diversi campioni di zanzare che verranno analizzati con l’obiettivo di verificare la presenza di virus come la west nile. Sono state infatti catturate zanzare culex, zanzare attive durante la notte, nonché unico vettore della west nile. La raccolta dei campioni e le successive analisi verranno svolte e monitorate da Valerio Valeriano, Paolo Minotto, Domenico Alessio Scarasciulli e Gianfranco Cossu del Dipartimento di Prevenzione - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’ULSS6 e da Fabrizio Montarsi, Francesco Gradoni e Laura Ciot dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie.  

Obiettivi

Si tratta di un’azione preventiva decisa in concerto dagli enti competenti per monitorare la situazione dal punto di vista scientifico e poter quindi di conseguenza valutare al meglio le azioni di contrasto al virus e al proliferare delle zanzare. Quest’operazione di prevenzione previene la stesura dell’ordinanza comunale per la lotta alle zanzare, che viene emessa ogni anno in primavera, sulla base delle linee guida della Regione, per regolare le attività di disinfestazione e prevenzione. Normalmente da aprile fino ad ottobre vengono attuati nel territorio del Comune interventi di disinfestazione larvicida nelle aree pubbliche, trattando regolarmente tutte le circa 63mila caditoie stradali e i circa 20 chilometri di fossati. Una importante attività che, per essere efficace, deve essere svolta in periodi specifici che possono variare in base alla stagionalità. A questa ogni anno si aggiunge, sempre in concerto con la Regione, una campagna informativa rivolta a tutta la cittadinanza che consiste nel veicolare le informazioni su una corretta disinfestazione e nella distribuzione gratuita di pastiglie larvicide. Senza la collaborazione dei cittadini e delle cittadine e dell’attenzione nella prevenzione e nella disinfestazione larvicida anche nelle aree private, gli sforzi messi in atto sarebbero vani. 

L'assessore all'Ambiente

L’assessore all’ambiente Andrea Ragona ha riferito: «Con la primavera e i primi caldi torneremo a vedere le zanzare, che lo scorso anno sono state un grosso problema in tutto il nostro territorio per la diffusione della west nile. Per questo, mentre attendiamo le ultime indicazioni da parte della Regione per emettere la nuova ordinanza sulla disinfestazione, abbiamo iniziato una ricognizione per poter realizzare un vero e proprio censimento e verificare la presenza del virus nelle zanzare “dormienti”. Questo lavoro di ricerca - ha proseguito - ci permetterà di ipotizzare i livelli di virus che circolerà e organizzare la miglior prevenzione possibile. Una “caccia alle zanzare” che vede un lavoro corale da parte degli enti coinvolti, che ringrazio, con l’obiettivo di tutelare non solo Padova ma tutta la regione in un’estate che, a causa della siccità, potrebbe essere più critica di quella dello scorso anno».

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