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Park all'ex caserma Prandina, Bertin: "Bene l'accordo, ma va realizzato quanto prima"

Il presidente di Ascom Padova suona la carica: "Chiediamo all’amministrazione comunale di definire una data certa per la sua messa in opera"

“Adesso avanti tutta verso la realizzazione del parcheggio all’ex Prandina, per il quale confermiamo la nostra richiesta all’amministrazione di definire una data certa per la sua messa in opera”: l'Ascom plaude all'accordo del Comune di Padova col demanio, invitando però a continuare a battere il ferro finché è caldo.

"Temiamo tempistiche non così celeri"

E sotto questo punto di vista Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom, è categorico: “Nei mesi scorsi abbiamo indicato nella fine dell’anno la realizzazione del parcheggio che per noi 'vale' più di 500 posti. Mi par di capire che, invece, i tempi, causa problemi che voglio sperare siano solo di ordine burocratico, non saranno così celeri. Resto comunque dell’avviso che l’amministrazione comunale deve fare lo sforzo massimo per permettere al commercio e al turismo cittadini di disporre di quell’aiuto indispensabile che è determinato dalla facilità di accesso alle aree centrali come a quelle di quartiere”.

"Occorre un supplemento di impegno"

L'Ascom ricorda inoltre che "l’idea di un parcheggio nell’area dell’ex caserma venne lanciato da noi, con tanto di progetto, esattamente nove anni fa. In quell’occasione valutavamo (e non abbiamo mai cambiato idea) che un parcheggio a ridosso della tangenziale costituiva un’ottima soluzione anche in chiave di riduzione dell’inquinamento visto che il traffico in ingresso avrebbe potuto comodamente essere accolto nella struttura senza giri viziosi e con benefici effetti sul commercio presente nella direttrice ovest-centro. Occorre dunque un supplemento di impegno al fine di trasformare i tempi “morti” della burocrazia in tempi utili per giungere quanto prima alla realizzazione del park. Nel frattempo ben vengano (purchè si faccia presto) le soluzioni alternative che vedono la possibilità di utilizzare i parcheggi sotto largo Europa".

Questione-parcheggi e chiusura di piazzale Boschetti

“La questione parcheggi – aggiunge Bertin – è di fondamentale importanza se vogliamo che Padova possa concorrere al grande mercato turistico. Verona, in questo senso, con i suoi grandi parcheggi a ridosso dell’Arena, è lì ad insegnarcelo, per cui pensare alle tangenziali come ad un confine invalicabile per le auto significa lanciare il messaggio di una città fuori-respingente che è meglio evitare perché poco “friendly” per i turisti”. Infine un cruccio supplementare. “Siamo sinceramente preoccupati – conclude il presidente dell’Ascom – anche per la chiusura di piazzale Boschetti che dovrebbe lasciare il posto al parco Tito Livio. Posti auto, quelli attualmente offerti dall’area dell’ex stazione delle autocorriere, che non sarebbero recuperati dal vicino park “ex Cledca” e che quindi darebbero una somma algebrica negativa in un’area che, anche per merito dell’Ascom, ha visto via Porciglia trasformarsi e diventare realmente la porta d’ingresso al centro storico”.

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