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Comune: due progetti europei tra le buone pratiche citate nel rapporto Avisis

Lo certifica l’inserimento di due progetti europei che vedono protagonista il Comune nel Rapporto “I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”

Padova si conferma città ben indirizzata nel percorso di avvicinamento agli Obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dall’ONU nel settembre 2015. Lo certifica l’inserimento di due progetti europei che vedono protagonista il Comune nel Rapporto “I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, edito recentemente dall’ASVIS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Le buone pratiche

Le esperienze di Veneto ADAPT e PadovaFIT Expanded sono state infatti inserite nel capitolo relativo alle buone pratiche dei territori, un riconoscimento per il lavoro fatto in questi anni sulla strada della sostenibilità in sinergia con partner internazionali e utilizzando i finanziamenti europei. In particolare, con il progetto “LIFE Veneto ADAPT” (Central Veneto Cities netWorking for ADAPTation to Climate Change in a multi-level regional perspective), il Comune di Padova, che ne è il capofila, intende sviluppare una metodologia per ottimizzare e rendere più efficace la capacita di risposta degli enti locali agli impatti dei cambiamenti climatici, con un focus su rischio idrogeologico e ondate di calore, attraverso iniziative e progetti che coinvolgono complessivamente 3,5 milioni di abitanti nell’area del Veneto Centrale. Per raggiungere questo obiettivo generale, il progetto prevede la creazione di un inventario dei rischi relativi ai cambiamenti climatici, la redazione del PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), l’individuazione di azioni di adattamento, lo sviluppo di un sistema di governance sia a livello cittadino che sovracomunale, coinvolgendo altri livelli istituzionali.

Servizi integrati

PadovaFIT Expanded intende invece realizzare una struttura (One Stop Shop) in grado di offrire servizi integrati di riqualificazione energetica dedicati a tutti gli edifici residenziali privati, in quattro aree pilota: Padova, Timisoara (Romania), Smolyan e Vidin (Bulgaria). Nello specifico, il progetto è finalizzato a identificare le migliori pratiche europee relative all’erogazione di servizi integrati di riqualificazione energetica delle abitazioni, aumentare la consapevolezza e la fiducia di proprietari e inquilini nei confronti dei prodotti, dei servizi e degli operatori presenti sul mercato, migliorare le procedure tecniche per la riqualificazione energetica, migliorare le condizioni di finanziamento per i piani di investimento in efficienza energetica negli edifici residenziali, identificare soluzioni per eliminare le barriere legali, politiche, finanziarie, tecniche e organizzative che limitano la riqualificazione energetica delle abitazioni.

L'Agenda 2030

«In tutto il mondo gli esperti ci dicono che una delle partite fondamentali per l’attuazione dell’Agenda 2030 si gioca e si giocherà sempre di più a livello territoriale- spiega l'assessore Chiara Gallani- Tutti gli enti locali, dalle regioni fino ai più piccoli comuni responsabili dei servizi fondamentali offerti alle loro comunità, sono infatti essenziali per dare concretezza alla trasformazione di cui tutti abbiamo bisogno: da un modello di sviluppo basato sulla catena estrazione di risorse-produzione-consumo-scarto ad un modello di sviluppo sostenibile, in grado di assicurare benessere duraturo a tutti - anche alle generazioni future - sotto il profilo ambientale, economico e sociale. In questo contesto, il Comune di Padova vuole interpretare il suo ruolo con grande senso di responsabilità, definendo percorsi di sviluppo attenti alla qualità della vita di tutti e basati su documenti innovativi e partecipati. Mi riferisco al primo Piano del Verde e al PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) in via di definizione, al futuro Piano agro-paesaggistico comunale e al Piano degli interventi, lo strumento che servirà a dare forma allo sviluppo della città nel decennio a venire. Grazie a questi strumenti, compresi i bei progetti europei su cui siamo impegnati, intendiamo creare le condizioni per uno sviluppo armonioso del territorio, in grado di assicurare benessere a tutta la comunità e il raggiungimento di target in linea con quelli esplicitati nell’Agenda 2030 e nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile».

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