rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

La nuova faccia del Verdi: accessibile, a risparmio energetico e con nuove poltrone

Illuminazione a basso impatto e spazi ripensati per accogliere il pubblico: quasi ultimati gli interventi di manutenzione straordinaria realizzati dallo Stabile del Veneto con il contributo del Comune e di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Oggi il sopralluogo ai lavori del sindaco Giordani e del vice presidente di Fondazione Carraro, Donato Nitti

«Tutta un’altra storia». Lo slogan della Stagione 23/24 del Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale non parla solo della programmazione degli spettacoli, ma al Verdi segna anche una svolta nel modo di vivere e pensare gli spazi del Teatro. Avviati con la chiusura estiva, procedono verso l’ultimazione i lavori di manutenzione straordinaria che in questi mesi stanno interessando la sala e le zone di accoglienza del Verdi, dal foyer alla portineria, realizzati grazie al contributo del Comune di Padova e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del progetto “Teatro innovativo, inclusivo e sostenibile”. Un ampio programma di interventi che ambisce a trasformare gli spazi del teatro in un luogo d’incontro, anche quando non c’è spettacolo, capace di rispondere alle esigenze di sostenibilità e accessibilità.

Le parole del sindaco Sergio Giordani

«Il Teatro Verdi è un gioiello della città e le sedute della platea non erano assolutamente più alla sua altezza. Quindi sono felicissimo di questo intervento, e di tutti gli altri lavori, dall’illuminazione alla riqualificazione del foyer, fino all’assicurata accessibilità dei servizi ai disabili, che fanno parte di questo pacchetto di lavori - commenta il sindaco, Sergio Giordani - .Gli abbonamenti alla stagione teatrale sono in significativa crescita e questo è un bel segnale di quanto la città sia legata a questo luogo e agli spettacoli di qualità che propone. Complimenti naturalmente al Presidente Beltotto a Fondazione Cariparo, che ha contribuito sul fronte economico, e a tutti quelli che hanno lavorato duramente per riconsegnare il teatro finito nei tempi stabiliti, senza un giorno di ritardo». Sergio Giordani questa mattina (14 settembre) accompagnato dal presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, ha visitato il Verdi per un sopralluogo ai lavori in corso assieme al vice presidente Donato Nitti e al segretario generale Roberto Saro di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

La Fondazione Cariparo

Il vice Presidente di Fondazione Cariparo, Donato Nitti, ha aggiunto: «Un intervento che Fondazione Cariparo ha scelto di sostenere proprio per rendere il teatro non solo un contenitore culturale di crescita e di divertimento, ma anche un luogo in cui incontrarsi, scambiare idee e costruire relazioni. Perché la cultura consta pure di momenti di scambio e confronto». «Quando sono stato nominato presidente del Teatro Stabile del Veneto, cinque anni fa, ho promesso una sala nuova ai padovani. Promessa mantenuta – ha commentato il presidente del TSV Giampiero Beltotto –. Siamo orgogliosi di questo importante restyling realizzato grazie al Comune di Padova e al Sindaco Giordani e con il prezioso sostegno di Fondazione Cariparo che restituisce alla città un teatro all’altezza del suo pubblico».

L'assessore alla cultura Andrea Colasio

«E’ una bella operazione, ci abbiamo lavorato a lungo, e senza ombra di dubbio valorizza questo luogo speciale che oggi viene percepito in maniera molto diversa, ma sempre come una eccellenza, rispetto a quanto accadeva nell’800 quando era un luogo di socialità nel quale si svolgevano tutte le principali manifestazioni pubbliche della città - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio -. Un utilizzo che è proseguito in questa maniera fino al primo dopoguerra, quando su questo palcoscenico si sono svolti anche i congressi locali della DC e del PCI di allora.  Oggi è il principale luogo della socialità culturale della nostra comunità. Qui  oggi si percepisce la magia dello spettacolo dal vivo,  una cosa non sostituibile da nessuna piattaforma o esperienza digitale, e di conseguenza  siamo in un luogo che è una specie di “scatola magica” che ci propone emozioni insostituibili. Voglio ringraziare anche io il presidente Gianpiero Beltotto tutto il suo staff e Fondazione Cariparo per questo ottimo intervento di riqualificazione».

Le nuove poltrone

Iniziati lo scorso luglio, i lavori hanno interessato la platea della sala grande dove il parquet è stato levigato e riparato prima dell’installazione delle nuove poltrone a cura di Ares Line, ditta aggiudicataria dell’appalto e leader mondiale nel settore delle poltrone. Resta invariato il numero delle sedute in platea, pari a 302 posti, pur garantendo una seduta più comoda, e aumentano da 2 a 8 le postazioni dedicate ai disabili in carrozzina per garantire la cui accessibilità il TSV sta lavorando con i Vigili del Fuoco al fine di ottenere l’autorizzazione anche per altri posti in galleria. Le sedute selezionate oltre ad essere rimovibili senza la necessità di attrezzi, in modo da facilitare lo smontaggio anche in occasione degli spettacoli in cui viene utilizzata la buca d’orchestra, dispongono di due innovazioni tecnologiche: gli snodi del sedile sono equipaggiati con uno smorzatore che ne permette la chiusura in modo estremamente silenzioso e con un ridottissimo rimbalzo, e il tessuto. È stato scelto un rivestimento in velluto classico, molto gradevole al tatto, realizzato con innovative tecniche di produzione dalle elevate caratteristiche meccaniche con un risultato dal test martindale relativo alla resistenza all’abrasione di > 200.000 cicli e ottima solidità alla luce ed allo sfregamento.

Efficienza energetica grazie al progetto di relamping in sala grande e nel foyer

Le ditte aggiudicatarie degli ulteriori lavori e forniture (Decima1949, Elenia srl, Franco Costruzioni srl, True Design srl) sono tutte ditte con esperienza pluriennale nell’ambito o dell’impiantistica teatrale o della ristrutturazione di immobili storici o degli arredi. Le attività sono state progettate tenendo conto dell’utilizzo di tecnologie per il risparmio energetico e sono finalizzati a migliorare le condizioni di conservazione del teatro e a incrementarne la fruizione pubblica. In questa visione in particolare si inserisce l’intervento di relamping negli spazi di accoglienza del teatro, dal foyer alla biglietteria, ma anche nella sala grande e nei corridoi degli ordini dove l’illuminazione alogena è stata sostituita con un impianto dimmerabile e ad alta tecnologia di lampade a led grazie ai fondi del PNRR aggiudicati dal Teatro Stabile del Veneto per più di 200 corpi illuminanti sostituiti. Entro il mese di ottobre, inoltre, sarà completata anche la nuova illuminazione degli affreschi della cupola nel rispetto delle norme in materia di illuminotecnica e nell’ingresso principale al foyer. Conclusi i lavori di adeguamento dei quadri elettrici presenti in sala grande e foyer permettendo altresì una maggiore sicurezza energetica. Infine è stata adeguata la connettività tra la cabina di regia, il palcoscenico e la sala grande con cavi in fibra ottica migliorando l’operatività durante gli spettacoli, e offrendo alle compagnie un servizio più efficiente e una riduzione delle interferenze durante lo spettacolo. Un progetto in sintesi che porta il Verdi ad adeguare i suoi impianti tecnologici e a un efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, che consentirà al teatro un risparmio di circa 22.060 kWh/anno rispetto alla situazione ante intervento e una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 6,1 kg/anno

Dal foyer al bistrot, ridisegnati gli spazi di accoglienza

Con la ristrutturazione del Verdi il TSV vuole consentire una maggiore fruibilità del teatro per attrarre un nuovo pubblico di famiglie, bambini, giovani, anziani e persone con disabilità. Un obiettivo che ha richiesto di ripensare gli spazi affinché possano essere vissuti come luogo d’incontro aperto alla cittadinanza durante tutte le ore del giorno e non solo nei momenti di spettacolo. Nell’ottica di spostare la biglietteria all’esterno del teatro sono state ridisegnate, quindi, le zone di accoglienza a partire dal foyer che, oltre a diventare la principale via di accesso al teatro e dove sarà ultimato entro ottobre l’impianto di raffreddamento e riscaldamento e installati totem digitali che ridurranno l’uso della carta, potrà essere utilizzato come sala polifunzionale per eventi e spettacoli con una capienza di posti a sedere di 85 persone. Entro il 2024, grazie anche a questi lavori potrà essere definito il bando ad evidenza pubblica e quindi la concessione per la gestione del nuovo bistrot che potrà essere aperto tutto il giorno, garantendo a tutti di entrare al Verdi anche quando non c’è spettacolo. Ridisegnato altresì l’accesso artisti con un ufficio informazioni maggiormente accogliente e in linea con i colori del Verdi.

Accessibilità

L’accoglienza passa anche attraverso l’accessibilità. È così infatti che nella progettazione delle poltrone, del rifacimento dei nuovi bagni – uno dei quali dotato anche di un lavandino a misura di bambino – e degli spazi di accesso al teatro è stata coinvolta la sezione veneta del Comitato Paralimpico Italiano. Inoltre per superare le barriere architettoniche che oggi rendono difficoltoso l’accesso al porticato esterno è stata coinvolta Talents, un’associazione di cinque giovani nello spettro autistiche che attraverso il gioco dei LEGO promuovono comunità inclusive per persone con disabilità, che realizzerà una rampa composta di mattoncini LEGO. Infine, grazie alla sperimentazione riuscita del progetto “Maddalene digital experience”, oltre agli spettacoli in stagione, a partire da quest’anno saranno fruibili per sordi e ciechi anche le visite guidate.

I finanziamenti e gli ulteriori interventi

La maggior parte degli interventi a cura del TSV è stata realizzata nei mesi estivi, tra luglio e settembre, grazie anche alla collaborazione con gli uffici del Comune di Padova e della Soprintendenza. Gli ultimi interventi strutturali saranno completati entro ottobre senza interferire con la ripresa delle attività di spettacolo e nel rispetto delle scadenze, mentre entro il 2024 oltre alla gara per la gestione del bistrot è previsto il rinnovo dell’impianto audio in sala grande. A fronte di un progetto del costo di 786.700 euro, fondamentali sono stati i contributi del Comune di Padova, pari a 180 mila euro, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha sostenuto l’iniziativa “Teatro sostenibile, inclusivo e innovativo” tramite ART BONUS con 524.200 euro. Pari a 84 mila euro sono, invece, i fondi PNRR aggiudicati dal Teatro Stabile del Veneto che hanno consentito gli interventi di relamping della sala grande. Mentre per gli interventi di manutenzione prezioso è stato il sostegno di partner privati quali Banca Patavina.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La nuova faccia del Verdi: accessibile, a risparmio energetico e con nuove poltrone

PadovaOggi è in caricamento