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Castello Carrarese, approvato il progetto esecutivo per il restauro dell'ala est

Andrea Colasio rivela inoltre: «Abbiamo fatto una scoperta inaspettata durante i lavori preparatori per l'attività di restauro, in quanto ci siamo imbattuti in una parte ipogea di cui non conoscevamo l'esistenza e abbiamo individuato una galleria di 50 metri»

«Siamo pronti a sistemare la "porta di ingresso" del futuro sistema museale»: è raggiante Andrea Colasio, assessore alla cultura del Comune di Padova, mentre annuncia l'ok da parte della Giunta comunale del progetto esecutivo relativo all'ala est del Castello dei Carraresi.

Castello Carrarese

«La Giunta ha approvato un elemento fondamentale che riguarda la futura strategia del Castello Carrarese: si tratta del progetto esecutivo del lato est, stiamo parlando di 5 milioni e 265mila euro che prevedono il restyling totale di quello che è il punto focale del castello in quanto stiamo parlando dell'area prospiciente piazza Castello, ovvero l'ingresso. L'ala est verrà completamente rifatta, e vi ospiteremo il più grande museo di design del Nord Italia, dando ampio spazio agli artisti padovani, nonchè il Museo del Gioiello, perché la scuola orafa padovana è tra le principali nella nostra nazione. La cosa più affascinante è che la sala al piano terra, che presenta dei cicli affrescati di derivazione giottesca, verrà completamente restituita alla sua originaria bellezza con il restauro degli affreschi. Con questo intervento Padova potrà qualificarsi come una delle poche città d'Italia dotata di un grande spazio espositivo dedicato in modo permanente al design: il Castello Carrarese si candida così a diventare la nona stazione di Padova Urbs picta».

La scoperta

Andrea Colasio, quindi, rivela: «Abbiamo fatto una scoperta inaspettata durante i lavori preparatori per l'attività di restauro, in quanto ci siamo imbattuti in una parte ipogea di cui non conoscevamo l'esistenza e abbiamo individuato una galleria di 50 metri: ci piace pensare che sia vera la leggenda metropolitana che parla di un tunnel che i Carraresi utilizzavano per passare sotto al fiume e andare a pregare all'interno dell'oratorio di San Michele. Questa galleria sarà oggetto di un'ulterore campagna di scavo e di ricognizione archeologica:  è affascinante sapere che il Castello Carrarese ci regala ancora delle sorprese».

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