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Case popolari, Benciolini: «Nessuna propaganda. Fondi concreti che prima non c'erano»

L'assessora alle politiche abitative risponde alle critiche mosse dai comitati che difendono i diritti degli inquilini

«L’impegno dell’amministrazione Comunale per il recupero degli alloggi Erp nel prossimo triennio è reale e sostenuto dagli atti ammnistrativi. L’accusa di fare propaganda su questo tema apparsa sui social nei giorni scorsi, è frutto probabilmente di una non attenta valutazione dei fatti». L'assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini risponde così alle critiche ricevute alla fine dell'anno, dopo lo stanziamento di 1,8 milioni di euro per rimettere in piedi 300 alloggi popolari. Critiche partite da comitati e Unione inquilini.

Le precisazioni

«La conclusione della mappatura puntuale e sistematica di tutti gli alloggi sfitti di proprietà del Comune, che permette di conoscere l'entità e il valore economico dei lavori necessari al loro utilizzo, anche nella possibile considerazione dell'autorecupero e la destinazione di un adeguato fondo strutturale per il loro riatto - spiega Benciolini - .Riatto, non ristrutturazione, parliamo infatti degli alloggi non disponibili perché gli impianti elettrici non sono a norma o per altre manutenzioni leggere da eseguire. Non parliamo quindi di alloggi che debbono essere ristrutturati con lavori impegnativi e costosi. Abbiamo parlato dei riatti, indispensabili per la riassegnazione di 232 alloggi. Il fondo disponibile è di 1,8 milioni di euro, 1,5 su base triennale messi a disposizione con il bilancio approvato a dicembre, e 300 mila stanziati a fine 2023 e non ancora materialmente spesi. La cifra messa a bilancio è sufficiente a coprire le spese di riatto di questi 232 alloggi perché, avendo fatto la mappatura è noto, per ognuno dei 232 alloggi, esattamente quale è il costo di ogni intervento».   

I fondi

«Ma oltre al progetto sui riatti il Comune ha attualmente in corso i seguenti progetti con fondi di varia provenienza già stanziati: ristrutturazione di diversi edifici per un totale di 59 alloggi coinvolti e un valore di 4.957.84 euro  efficientamento energetico di 76 appartamenti per un valore di 1.857.000 euro, efficientamento tramite 110 su 71 edifici per un un totale di 580 appartamenti e un valore di 18.092.228 euro. A questi progetti si aggiungono i lavori di ristrutturazione ed efficientamento di 64 alloggi di proprietà di Ater che verranno messi nelle disponibilità del Comune per 10 anni per un valore di 8.569.999 euro. L’amministrazione è inoltre in attesa di conferma di finanziamenti per la ristrutturazione di ulteriori 36 alloggi in parte rientranti in un finanziamento Por-Fesr per un valore di 5.000.000. Nel suo complesso e grazie a diversi tipi di intervento, di collaborazioni e di finanziamento l'impegno del Comune al momento riguarda non solo i 330 alloggi attualmente sfitti, ma anche 656 alloggi propri o di Ater che vengono efficientati riducendo in modo importante i costi delle bollette e i consumi. L'importo totale di questi progetti è di 40.277.000». 

La reazione

L’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini commenta: «Spiace leggere sui social affermazioni superficiali e approssimative su un tema così importante e delicato anche perché il dialogo e l’attenzione che l’amministrazione ha nei confronti delle associazioni degli inquilini è sempre massimo - replica l'assessora - .Come è ovvio a chi conosce la questione alloggi, questi interventi non sono sufficienti a risolvere ogni criticità, ma sorprende che invece di riconoscere lo sforzo compiuto, e la creazione di un fondo strutturale per i riatti che potrà essere rafforzato in futuro, e che è una misura strutturale importante per accelerare i meccanismi di riassegnazione degli alloggi che si liberano, si preferisca fare una sterile polemica. Dal dialogo con i sindacati degli inquilini sono nate anche idee e proposte positive e interessanti su cui stiamo costruendo percorsi importanti per la città. Per quanto mi riguarda, le associazioni e i sindacati degli inquilini sono un riferimento importantissimo nella definizione della politica dell’abitare, sulla base però del reciproco riconoscimento dell’impegno e della serietà ad affrontare un tema così complesso».

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