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«Non ci sono più soldi», rimandate a casa le addette alle pulizie dell’Archivio Notarile di Padova

La mattina di lunedì 4 marzo, una delle lavoratrici che da quindici anni si occupa delle pulizie dell’Ufficio dell’Archivio Notarile di Padova, ha scoperto di essere senza lavoro, quando si è recata come ogni lunedì presso l'archivio in Via Degli Scrovegni

La mattina di lunedì 4 marzo, una delle lavoratrici che da quindici anni si occupa delle pulizie dell’Ufficio dell’Archivio Notarile di Padova, ha scoperto di essere senza lavoro, quando si è recata come ogni lunedì presso l'archivio in Via Degli Scrovegni. «Le è stato detto di tornare a casa perché il cambio appalto non si è potuto fare perché da Roma non sono arrivati i soldi per pagare l’azienda subentrante», spiegano da Adl Cobas. 

I sindacalisti ricostruiscono come si è arrivati a questa situazione: «Ne l’Archivio Notarile né l’azienda uscente hanno risposto alle nostre richieste di informazione nei giorni scorsi, sul cambio di appalto. La notizia che non ci sono i soldi ci è stata riconfermata soltanto oggi, martedì 5 marzo, dopo vari tentativi per parlare al telefono con qualcuno dell’ufficio dell’Archivio Notarile di Padova. L’azienda uscente dichiara di non aver ricevuto riscontro dall’Archivio per il passaggio di appalto. In questo rimbalzo di responsabilità a pagare sono come sempre le lavoratrici, con bassissime retribuzioni e orari precari part time. Le lavoratrici si trovano ancora una volta in mezzo alla logica perversa degli appalti di una istituzione pubblica, che non è in grado di garantire una continuità lavorativa a due persone che da anni effettuano il servizio di pulizie nei suoi uffici». Adl Cobas soprattutto su un punto insiste convintamente: «Vogliamo semplicemente ricordare che vi è un obbligo contrattuale di assumere lavoratori o lavoratrici in ogni cambio di appalto nel settore multi servizi, garantendo la continuità lavorativa e di salario. E’ semplicemente incredibile che un ente pubblico, per cause legate a meccanismi burocratici del tutto inadeguati, non sia in grado di garantire un normalissimo cambio appalto nel rispetto delle normative vigenti. l’incompetenza o peggio, la sciatteria nel gestire una semplice procedura burocratica, lascia senza lavoro, senza stipendio a due signore con contratti part time». Infine c'è anche un altro aspetto da non sottovalutare, e riguarda anche, potenzialmente, la salute. «Ci domandiamo come sia possibile trascureare l’igiene di un ufficio pubblico. Ora da chi viene garantita? Sembrava che con la pandemia avessimo capito quanto fondamentale è questo servizio», sottolineano dal sindacato di base.  «Denunciamo con forza questo ennesimo caso di pessima amministrazione e ci adopereremo in ogni sede per garantire pieni diritti alle lavoratrici, attualmente rimaste senza lavoro per complicazioni di natura burocratica». 

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