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Ripartono le consulte di quartiere, Benciolini: «Momento importante per la città»

Da lunedì 9 gennaio si ricomincia. L'assessora sarà presente a tutte le sedute per eleggere presidenti e vice

Con l’inizio dell’anno inizia anche l’attività delle nuove 10 Consulte di Quartiere le cui sedute di insediamento, presiedute dall’ assessora al decentramento e quartieri Francesca Benciolini iniziano lunedì prossimo, 9 gennaio con la Consulta 4A per concludersi il 24 gennaio con la Consulta 6A.  In questa prima seduta saranno nominati i Presidenti e i Vicepresidenti delle Consulte che ricordiamo, sono 10: il quartiere 1 e 2 hanno una loro Consulta mentre i quartieri 3, 4, 5 e 6 hanno due Consulte per ciascuno. 

Numeri

La scorsa estate l’Amministrazione ha provveduto ad aggiornare l’albo con i nominativi dei cittadini disponibili a far parte delle Consulte stesse, registrando un notevole interesse per questo strumento di partecipazione attiva alla vita e alle scelte che riguardano i singoli rioni e alla gestione dei beni comuni.  Infatti erano state circa 250 le nuove iscrizioni all’albo che si aggiungevano alle 680 già presenti con appena una trentina di rinunce tra chi era già inserito nell’elenco. Complessivamente sono circa 900 i cittadini che si sono messi a disposizione e tra questi i Gruppi Consiliari di Maggioranza e Minoranza, alla fine del mese di novembre hanno scelto i membri che formano le nuove Consulte per questa consiliatura.

Benciolini

L’assessora al decentramento e quartieri Francesca Benciolini, sottolinea: «La ripartenza delle Consulte di Quartiere, dopo i passaggi legati alle elezioni amministrative, segna un momento importante per la nostra città. Ci tengo a ricordare che si tratta di un organismo di partecipazione che ha l'obiettivo di dare voce ai territori nello spirito dell'amministrazione condivisa che caratterizza, oggi, il rapporto tra istituzioni e cittadinanza. Abbiamo sperimentato nella passata consiliatura che tanto più questo è lo spirito con cui i componenti e le componenti delle Consulte affrontano questo incarico e tanto più le Consulte diventano luogo di confronto ed elaborazione di proposte importanti, garantendo un rapporto vicino e fruttuoso tra chi amministra e chi vive a Padova. Il fatto che il regolamento preveda la nomina dei componenti da parte di maggioranza e minoranza a partire dalla disponibilità delle persone che si sono iscritte agli albi, non significa che le Consulte debbano lavorare in spirito di contrapposizione, quanto che si è voluto dare a tutti i consiglieri democraticamente eletti la possibilità di nominare le persone che ritengano più significative. Lavorare per la partecipazione vuol dire garantire il confronto e lo scambio di idee sapendo che tanto più ci si confronta e tanto più si possono trovare soluzioni ai problemi, si possono elaborare proposte e progetti  interessanti. Questo è vero tanto più quando il territorio di cui ci si occupa è quello dei quartieri, come testimoniano tanti progetti avviati negli anni scorsi grazie ad un lavoro condiviso nelle Consulte a prescindere dalle nomine e focalizzato sul bene dei rioni. Sicuramente nei prossimi anni sarà necessaria, come più volte espresso, una revisione del funzionamento delle Consulte. Personalmente credo che tanto più il meccanismo di nomina sia lontano dalle logiche dei gruppi consiliari e vicino alle realtà presenti nei diversi territori, tanto più questi organismi sapranno essere davvero luoghi di partecipazione. Per ora, comunque, ringrazio tutte le persone che si sono messe a disposizione e tutte quelle che sono state nominate: il lavoro che ci attende è impegnativo ed importante e, ricordo, di volontariato civico. Grazie, quindi, e buon lavoro a tutti e tutte, un lavoro che avrà come primo impegno quello di discutere insieme il Bilancio Partecipato, uno degli strumenti in cui la nostra Amministrazione ha voluto coinvolgere le Consulte di Quartiere per condividere le scelte che ricadono sui territori». 

Pd

«Entro il mese di gennaio si insedieranno tutte e dieci le Consulte di Quartiere. È stato un compito non facile trovare un accordo per designare 100 rappresentanti per la maggioranza (60 per la minoranza) data l’ampia disponibilità manifestata da centinaia di cittadini per mettersi a servizio del proprio territorio e della propria comunità- sostiene il capogruppo del Pd, Gianni Berno - .Le oltre 800 disponibilità pervenute al Comune sono un segnale importante di come la partecipazione attiva delle padovane e dei padovani sia una risorsa preziosa del nostro territorio che ci pone fin da subito la domanda di come continuare a valorizzarla al meglio in città, continuando a migliorare gli strumenti esistenti e valutando sempre forme aggiornate di partecipazione.
Il Pd ha fatto la sua parte non solo indicando un numero significativo di membri delle Consulte proporzionale al ruolo di primo partito della città, ma cercando soprattutto di indicare persone che possano svolgere col massimo impegno questo ruolo, attingendo dai circoli territoriali, ma anche e in modo significativo dal mondo associativo, del volontariato, delle parrocchie. Il Pd – in base agli accordi maturati con la maggioranza – avrà il compito di guidare la presidenza di 4 Consulte; ma naturalmente l’impegno dei nostri rappresentanti sarà al massimo livello in tutte e 10 le Consulte, consapevoli che chi presiede (che sia del Pd o appartenente ad altri gruppi) ha il ruolo di regista, cioè di creare le condizioni in modo collegiale per far funzionare bene questo organismo, di sfruttare appieno la disponibilità di tutti i membri della Consulta, di ampliare la partecipazione mediante l’attivazione di alcune commissioni tematiche e di confronto con la cittadinanza, di mantenere relazioni con tutte le realtà significative del territorio, di attivare – in stretta relazione con il Comune – iniziative ed interventi per rendere migliore la qualità di vita di ogni rione. Le Consulte di Quartiere rendono le istituzioni più vicine, orientano sulle scelte più opportune per la soluzione dei problemi dei diversi territori, incentivano la responsabilizzazione dei cittadini e il servizio al bene comune. Nella prima esperienza delle Consulte, conclusasi nel precedente mandato, sono state sviluppate tante buone pratiche che ora potranno essere riprese e migliorate, e vogliamo fin da subito aprire una riflessione sul come condividerle fra le diverse esperienze e renderle strutturali. Vogliamo con l’occasione ringraziare quanti finora hanno dedicato il proprio tempo in questa attività di valore per il proprio quartiere. Siamo convinti che le Consulte debbano rimanere concentrate sul “fare” superando anche gli stessi steccati di maggioranza e minoranza, come è già accaduto in molte realtà. Il Partito Democratico anche con l’impegno del gruppo consiliare, cercherà di tenere strettissime relazioni con tutte le Consulte per concretizzare proposte e sviluppare un impegno sinergico tra le realtà dei Quartieri e quella del Comune. Sappiamo quanto i cittadini padovani giudichino la qualità dell’amministrare dalla capacità di farsi carico sia dei problemi di ampio respiro che di tematiche squisitamente locali, ma che toccano la vita dei cittadini. Gli aspetti macro e quelli micro devono camminare insieme e questa dovrà essere l’attenzione di tutti coloro che saranno chiamati a svolgere questo importante servizio».

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